Il Parlamento europeo chiede più fondi e nuove regole per la Banca europea dell’idrogeno
Attualmente le risorse di cui dispone la European Hydrogen Bank ammontano a 3 miliardi di euro, di cui 800 milioni per la prima asta pilota che si è aperta il 23 novembre, e 2,2 miliardi in arrivo per il secondo round, previsto per la prossima primavera. Ma il Parlamento europeo vorrebbe aumentare i fondi a disposizione della Banca europea dell’idrogeno, cambiandone in parte le regole, per far sì che i finanziamenti siano all’altezza dell’Inflation Reduction Act statunitense e della politica industriale cinese.
Tutti i meccanismi di finanziamento e i fondi europei per l’idrogeno rinnovabile
La nascita della European Hydrogen Bank è stata annunciata nel 2022 dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Una banca "che contribuirà a garantire l'acquisto di idrogeno rinnovabile, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l'innovazione, e potrà investire 3 miliardi di euro per aiutarci a costruire il futuro mercato dell'idrogeno", ha spiegato in quell'occasione la numero uno dell'Esecutivo europeo.
Da allora la Banca ha mosso i primi passi e adesso il Parlamento europeo vorrebbe che si rafforzasse ulteriormente.
Cos’è e come funziona la Banca europea dell’idrogeno
La European Hydrogen Bank (EHB) è diventata realtà a marzo del 2023 quando è stata pubblicata una comunicazione ad hoc che illustra il funzionamento dell’iniziativa.
In breve si tratta di uno strumento, cui dà attuazione la Commissione europea, costituito da due nuovi meccanismi di finanziamento volti a sostenere la produzione di idrogeno rinnovabile all'interno dell'UE e a livello internazionale.
Il primo meccanismo è rappresentato da aste europee per la produzione di idrogeno rinnovabile.
La prima asta, che si è aperta il 23 novembre scorso, poteva contare su un budget di 800 milioni di euro. Ne seguirà un’altra nella primavera del 2024, come annunciato sempre da von der Leyen in occasione della Settimana europea dell’idrogeno a Bruxelles; e per la seconda asta si alza il budget, arrivando a 2,2 miliardi di euro.
Una cifra che andrebbe così a rispettare l'impegno che la presidente della Commissione UE aveva assunto nel discorso sullo Stato dell'Unione del 2022, quando aveva lanciato la proposta di una European Hydrogen Bank in grado di investire 3 miliardi di euro.
Le aste per creare un mercato interno dell’idrogeno, attivate mediante la European Hydrogen Bank, sono indette nell'ambito del Fondo per l'innovazione, il programma di finanziamento per la diffusione di tecnologie innovative clean tech alimentato dai proventi derivanti dalla vendita delle quote dell'ETS europeo.
Il secondo meccanismo attivato attraverso la Banca europea dell’idrogeno punta sempre sulle aste focalizzandosi però non sulla creazione di un mercato europeo ma sulle importazioni del vettore energetico.
Non va dimenticato, infatti, che il piano REPowerEU, adottato da Bruxelles a maggio del 2022, propone l'importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030, in aggiunta ai 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotti nell'UE.
Il secondo meccanismo previsto dalla EHB prevede aste con premio verde per le importazioni di idrogeno, che può essere richiesto dai fornitori di paesi terzi o dagli acquirenti dell'UE che concludono contratti con produttori di tali paesi.
Il Parlamento europeo chiede più fondi per la Banca europea dell’idrogeno
In una relazione adottata il 14 dicembre da Strasburgo, gli europarlamentari chiedono un aumento sostanziale del budget della European Hydrogen Bank.
Non solo, gli eurodeputati raccomandano di dare priorità alla produzione interna nell’ambito dell’EHB e di trasformare la banca in uno sportello unico, razionalizzando il supporto per tutte le attività relative all’idrogeno rinnovabile nell’Unione europea, semplificando così i processi per le parti interessate e accelerando i progetti.
Inoltre, la commissione ITRE chiede che la Banca europea dell’idrogeno si concentri su settori difficili da decarbonizzare, come i trasporti pesanti o l’acciaio, settori in cui l’elettrificazione è particolarmente difficile.
Allo stesso tempo, per promuovere una partecipazione equa in tutto il Continente, i deputati suggeriscono di istituire aste regionali nell'ambito dell’EHB per garantire un’allocazione equilibrata dei fondi in tutti gli Stati membri.
Infine, gli europarlamentari chiedono l’inclusione di solidi criteri di sostenibilità ambientale e sociale nel processo di assegnazione e di introdurre un meccanismo di revisione per evitare compensazioni eccessive.
La risoluzione approvata il 14 dicembre dalla plenaria del Parlamento europeo con 418 voti favorevoli, 44 contrari e 59 astensioni sarà inviata alla Commissione europea, che avrà tre mesi per rispondere.