Nuove regole sugli aiuti di stato agli IPCEI: progetti più aperti alle PMI
Gli IPCEI sono progetti ambiziosi e pioneristici in cui Stati e industria collaborano per investire congiuntamente in innovazioni e infrastrutture d'avanguardia. Progetti cui dal 2022 si applicano nuove regole in materia di aiuti di Stato per consentire una partecipazione maggiore delle PMI.
Nuove norme sugli aiuti di Stato contro la crisi dei chip
Le novità sono state introdotte dalla comunicazione riveduta sulle norme in materia di aiuti di Stato a favore di importanti progetti di comune interesse europeo - IPCEI, presentata il 25 novembre dalla Commissione europea.
Perché servono nuove regole per gli aiuti IPCEI?
Dato che gli IPCEI sono finanziati a titolo dei bilanci nazionali, gli Stati membri sono chiamati in prima istanza a individuare il tipo di progetto, a selezionare (preferibilmente a seguito di inviti aperti) le imprese partecipanti e a concordarne la governance.
Le forme di sostegno pubblico che gli Stati mettono a disposizione degli IPCEI e delle imprese che vi partecipano costituiscono aiuti di Stato e devono essere notificate alla Commissione affinché questa le valuti e le approvi ai sensi delle norme UE.
La Commissione ha adottato la comunicazione riveduta sugli IPCEI a seguito di una valutazione delle norme vigenti effettuata nel 2019 e dopo un'ampia consultazione di tutti i portatori di interesse che ha coivolto Stati membri, associazioni imprenditoriali, stakeholder, imprese, ONG e cittadini.
Le regole riviste sugli IPCEI comprendono una serie di modifiche mirate che tengono conto dell'esperienza acquisita finora.
In particolare, la comunicazione adottata il 25 novembre 2021:
- rafforza ulteriormente il carattere europeo e aperto degli IPCEI, prevedendo che i progetti debbano coinvolgere almeno quattro Stati membri e prescrivendo che essi siano concepiti e strutturati in modo trasparente e inclusivo. In questo modo, tutti gli Stati sono informati dell'eventuale intenzione di dare vita ad un progetto, ad esempio attraverso contatti e riunioni preparatori, ed hanno la possibilità di partecipare, se sono interessati;
- facilita la partecipazione delle piccole e medie imprese agli IPCEI e accresce i vantaggi del loro coinvolgimento, grazie ad alcune modifiche specifiche che agevolano la valutazione della compatibilità degli aiuti alle PMI, ad esempio la possibilità per le imprese più piccole di contribuire ai progetti in misura più limitata rispetto a quanto richiesto alle altre imprese. La comunicazione riveduta incoraggia inoltre la collaborazione tra le grandi imprese che partecipano a un IPCEI e le PMI;
- allinea i suoi obiettivi alle attuali priorità dell'UE: ad esempio, per sostenere le strategie ambientali dell'UE e accelerare la transizione verde dell'UE, la comunicazione riveduta sugli IPCEI impone agli Stati membri di dimostrare la conformità dei progetti notificati al principio ‘do no significant harm’.
La comunicazione sugli IPCEI riveduta chiarisce inoltre i criteri che regolano la possibilità di combinare fondi UE e nazionali e conferma l'obbligo per gli IPCEI di produrre significativi effetti di ricaduta positivi in tutta l'UE, mettendo in atto solide salvaguardie volte a garantire che gli aiuti siano limitati a quanto necessario e ad evitare indebite distorsioni della concorrenza.
“Le nostre norme in materia di aiuti di Stato a favore di importanti progetti di comune interesse europeo consentono agli Stati membri e all'industria di investire congiuntamente in innovazioni e infrastrutture d'avanguardia”, commenta Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, “Gli Stati membri possono intervenire quando il mercato da solo non produce i risultati auspicati, perché i rischi sono troppo elevati per un singolo Stato membro o una singola impresa, a condizione che tutta l'economia dell'UE possa trarne beneficio. Al termine di un ampio processo di consultazione, abbiamo apportato alle nostre norme alcune modifiche mirate volte a rafforzare ulteriormente l'apertura degli IPCEI e a facilitare la partecipazione delle piccole e medie imprese”.
Le nuove regole si applicheranno dal 1º gennaio 2022.
IPCEI, in quali progetti è coinvolta l'Italia?
Le nuove regole interessano da vicino anche il nostro Paese, coinvolto attivamente in una serie di importanti progetti di comune interesse europeo - IPCEI.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto anche un fondo ad hoc, il cosiddetto fondo IPCEI, per sostenere quei progetti che rientrano tra le catene del valore strategiche individuate dalla Commissione europea sulla base della loro capacità di generare innovazione tecnologica, migliorare i prodotti e i processi di produzione, nonché favorire una crescita economica sostenibile.
Tra i progetti che coinvolgono l'Italia figurano:
- IPCEI batterie: per la produzione di materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie elettriche su larga scala per il settore industriale;
- IPCEI idrogeno: per la produzione di idrogeno e relative attrezzature (elettrolizzatori, attrezzature per lo stoccaggio, trasporto), l’utilizzo dell’idrogeno nell’ecosistema della mobilità e per usi industriali (soprattutto per i settori ad alta intensità energetica);
- IPCEI cloud: per progetti innovativi nei settori Data/Communication, Data Protection, Cybersecurity and Threat Intelligence, Smart home/office/mobility, Energy efficiency and environment sustainability, Industrial Automation, Aerospace/Defence, Finance, Manufacturing, Healthcare