Fondo di solidarietà UE: in arrivo 20 milioni per l’alluvione 2022 nelle Marche
Via libera del Parlamento europeo all'assegnazione di 20 milioni di euro di aiuti all’Italia a seguito dell'alluvione che ha colpito un anno fa le Marche. Si tratta di un sostegno finanziario proveniente dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE).
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Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) è stato creato in seguito alle gravi inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale nel 2002. Da allora è stato utilizzato in risposta a 84 diversi tipi di catastrofi, tra cui incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità.
L’Italia detiene da qualche anno un triste primato: si tratta infatti del Paese che maggiormente beneficia delle risorse del Fondo di solidarietà UE. In base ai dati forniti dalla Commissione europea sul sito web dedicato al FSUE, l’Italia è prima in classifica per ricorso al fondo e i contributi richiesti dal Paese superano i 3 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al secondo Paese beneficiario, la Germania.
Il nostro Paese ha fatto ricorso al Fondo in diverse occasioni, tra cui le quattro ondate successive di terremoti che hanno colpito Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, fra il 2016 e il 2017.
Il Fondo di solidarietà UE per l’alluvione Marche del 2022
A questa lista si aggiungono i fondi stanziati da Bruxelles per l’alluvione che ha colpito la Regione Marche tra il 15 e il 16 settembre 2022, coinvolgendo in particolar modo le province di Ancona e Pesaro e Urbino.
I fondi - nell’ambito di un pacchetto più ampio che comprende 33,9 milioni di euro destinati alla Romania a seguito dei danni causati dalla grave siccità dell’estate 2022 e 400 milioni di euro alla Turchia a seguito dei due grandi terremoti del febbraio 2023 - serviranno a fornire assistenza per coprire parte dei costi delle operazioni di emergenza e di recupero. Tra queste, la riparazione delle infrastrutture danneggiate, la protezione della popolazione, la messa in sicurezza delle infrastrutture preventive e la protezione del patrimonio culturale, nonché le operazioni di bonifica. Tali operazioni possono essere finanziate dal FSUE con effetto retroattivo a partire dal primo giorno della catastrofe.
“Anno dopo anno, affrontiamo l’impatto devastante dei cambiamenti climatici e dei disastri naturali con frequenza e entità crescenti. Sebbene la prevenzione, l’adattamento climatico e la mitigazione, sostenuti anche dalla Politica di Coesione, rimangano fondamentali, l’assistenza del FSUE è indispensabile in seguito a gravi catastrofi naturali”, dichiara la commissaria alla Coesione Elisa Ferreira.
Con l’approvazione degli aiuti da parte della plenaria del Parlamento UE, il 4 ottobre, e del Consiglio, il 18 settembre scorso, si conclude sostanzialmente l’iter per l’accesso all'aiuto finanziario, che viene versato in un'unica soluzione al bilancio generale dei Paesi richiedenti.
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Foto di Hermann Traub da Pixabay