Un patto per le competenze per la digitalizzazione del settore energetico
La Commissione europea ha istituito un nuovo partenariato su vasta scala, nell'ambito dell’iniziativa Pact for Skills, per fornire le adeguate competenze ai lavoratori operativi nel settore energetico.
Il 2023 è l'Anno europeo delle competenze
Nonostante l’andamento positivo del tasso di occupazione nel comparto energetico in Europa, secondo l’ultimo rapporto sui progressi relativi alla competitività delle tecnologie per l’energia pulita, il mercato del lavoro non riesce ancora a soddisfare la domanda di profili innovativi che arrivano dal settore: nel 2023, quasi 4 piccole e medie imprese su 5 hanno avuto difficoltà nel reclutare lavoratori con competenze adeguate, e il 25% delle aziende dell'UE coinvolte nella produzione di apparecchiature elettriche ha dovuto affrontare questa carenza di figure professionali specializzate.
In questo contesto, quindi, Bruxelles ha contribuito alla nascita di un partenariato su larga scala, che ha coinvolto vari stakeholders legati al mondo 'enegy', per fornire agli operatori coinvolti le skills necessarie in ambito green e digital in linea con le necessità di un settore in costante evoluzione.
L'obiettivo del partenariato, infatti, è quello di promuovere iniziative di favorire il rafforzamento di competenze chiave nel settore dell'energia per sostenere la digitalizzazione e la transizione sostenibile del sistema energetico.
Questa nuova Large-scale Skills Partnership (LSP) è un'importante azione identificata nel Piano d'azione per la digitalizzazione del sistema energetico adottato ad ottobre 2022, che attua le priorità della Commissione europea relative al Green Deal e alla transizione digitale, nonché il piano REPowerEU. Con le sue azioni, il nuovo strumento europeo andrà ad integrare quanto previsto da due precedenti partenariati: il primo relativo all'ecosistema industriale delle energie rinnovabili onshore e offshore, mentre il secondo legato all'ambito digitale.
Il nuovo meccanismo di cooperazione europeo, infatti, si inserisce nel più ampio paradigma del Pact for Skills: una tra le iniziative faro a livello UE per ridurre il mismatch tra le necessità del mercato del lavoro e il numero di dipendenti qualificati negli Stati membri, fornendo a giovani e adulti una formazione costante ed efficace.
Cos’è il Pact for Skills?
Il Pact for Skills è una delle dodici azioni chiave incluse nell’Agenda Europea per le Competenze, che definisce gli interventi strategici da mettere in pratica entro il 2025 per raggiungere gli obiettivi comuni di ripresa e resilienza e per migliorare lo stato di alfabetizzazione di giovani, educatori, lavoratori ed imprese.
Il Patto ha lo scopo di mobilitare risorse e coinvolgere un’ampia platea di soggetti affinché vengano posti in essere dei percorsi di upskilling e reskilling finalizzati ad implementare il bagaglio delle competenze dei lavoratori e riqualificare nel lungo periodo la forza lavoro nell’UE.
Chi può partecipare al Patto per le competenze?
I protagonisti del Patto per le competenze sono le imprese, le autorità nazionali, regionali e locali, le parti sociali, le organizzazioni interprofessionali e settoriali, le camere di commercio, gli istituti di istruzione e di formazione, e i servizi per l'occupazione.
Per aderire al Patto questi soggetti sono tenuti a sottoscrivere un 'Charter' che delinea una visione condivisa relativa agli standard della formazione di qualità e ad orientare le proprie azioni al perseguimento di quattro obiettivi chiave:
- Promuovere il concetto di lifelong learning
- Costruire forti skill partnerships
- Monitorare domanda e offerta di competenze, anticipando le esigenze di mercato
- Supportare l’equità di genere e le pari opportunità
Nel 2023, a distanza di due anni dal suo lancio, il Patto per le competenze ha raggiunto il traguardo dei 1500 membri operativi in Europa. Consultando la mappa che mostra la distribuzione geografica degli stakeholder coinvolti, l'Italia è in pole position con 312 partnership attive, seguita da Spagna (299) e Belgio (255).
Cosa sono i partenariati europei per le competenze su vasta scala?
Una volta siglato l'accordo tra i vari portatori di interesse, si procede con la messa a terra concreta del Pact for Skills. I soggetti che hanno aderito al Patto, quindi, uniscono le forze attraverso l’istituzione di partenariati europei per le competenze su vasta scala negli ecosistemi industriali strategici e nei settori prioritari individuati dal Green Deal europeo.
Attualmente, sono 20 gli accordi di cooperazione stretti nelle seguenti filiere chiave:
- Settore aerospaziale e difesa
- Settore automobilistico
- Settore microelettronica
- Energie rinnovabili offshore
- Costruzione navale e tecnologie marittine
- Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature
- Vendita al dettaglio
- Turismo
- Costuzioni
- Agroalimentare
- Industrie culturali e creative
- Prossimità ed economia sociale
- Digitale
- Salute
- Energie rinnovabili
- Assistenza a lungo termine
- Settore spaziale
- Industrie ad alta intensità energetica
- Assistenza sanitaria
- Settore energetico
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Patto per le competenze, quali sono i vantaggi per le imprese?
Aderendo al Patto, le imprese e gli altri stakeholders potranno accedere a tre pacchetti di servizi. Nel dettaglio, si tratta di:
- Networking hub, ossia un'ampia rete di contatti con importanti partner internazionali;
- Knowledge hub, ossia strumenti informativi come webinar, seminari e attività di peer learning;
- Guidance hub, un’utile bussola per identificare i programmi di finanziamento più pertinenti e l’accesso facilitato a determinate risorse.