Lazio – il punto sugli Stati generali dell'industria
La Regione Lazio analizza i contenuti emersi nei 12 Focus Group degli Stati generali dell'industria
> La programmazione partecipata per redigere i bandi POR Lazio 2014-2020
> Lazio - fondi Ue 2014-2020, azioni per la competitivita' delle imprese
Nel corso degli Stati Generali dell’Industria - la tre giorni dedicata alla politica industriale della Regione Lazio che si è svolta di recente a Roma, alla facoltà di Economia "Federico Caffè" dell’Università Roma Tre – si è discusso il futuro produttivo del Lazio e gli strumenti con i quali attuare la politica di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo delle imprese che la Regione sta portando avanti.
La Regione ora fa il punto sui contenuti emersi nei 12 Focus Group che si sono tenuti nel corso dell'evento, e che hanno visto la partecipazione di rappresentanti provenienti dal mondo delle PMI, delle università, dei centri di ricerca, associazioni di categoria, acceleratori per startup e rappresentanti politici locali.
> Lazio - la programmazione dei fondi SIE 2014-2020
Edilizia sostenibile
Il focus group, moderato da Francesco Mazzotta, dirigente dell’area ricerca finalizzata, innovazione e green economy, della direzione Attività produttive della Regione Lazio, ha posto l’attenzione su temi e sfide fondamentali per il settore:
- la necessità di puntare alla riqualificazione degli edifici esistenti, incentivando gli interventi negli edifici a norma, e di favorire il riuso di materiali inerti per promuovere l’economia circolare;
- il bisogno di formazione e di informazione della cittadinanza sull’importanza degli interventi di riqualificazione edilizia, delle nuove tecnologie e della sostenibilità;
- l’esigenza di facilitare il pre-commercial public procurement attraverso bandi pubblici che favoriscano l’innovazione;
- il ripensamento del ciclo dell’acqua negli edifici per abbatterne i costi e favorirne il riciclo;
- l’incentivazione dell’integrazione tra PMI, centri di ricerca e università (anche con progetti pilota) e il sostegno all’aggregazione di imprese per l’internazionalizzazione;
- la necessità di puntare all’integrazione delle tecnologie per favorire il trasferimento tecnologico.
Scienze della vita e farmaceutico
A moderare il tavolo tematico, il presidente di Lazio Innova Stefano Fantacone. Numerose le tematiche emerse nelle oltre due ore di confronto: centrale la necessità di connettere e far dialogare il mondo della ricerca e quello dell’industria e il ruolo chiave della Regione come facilitatore dell’incontro tra domanda e offerta di tecnologia e innovazione.
A prendere parte al Focus Group, anche Alessio D’Amato, direttore della cabina di regia per la sanità della Regione Lazio, che nel suo intervento si è soffermato sul tema della qualità dell’assistenza e della sanità digitale. Altro tema chiave evocato nel corso del dibattito, quello dell’economia della salute, che ritrova gli input primari nel sistema sanitario (struttura, gestione dei big data, accesso al mercato).
Economia del mare
Le discussioni dedicate all’economia del mare – il cui gruppo è stato moderato dal responsabile della segreteria dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico e attività produttive Paolo Orneli – hanno fatto emergere, in primo luogo, un giudizio positivo sull’evento, come momento d’ascolto del territorio e delle esigenze espresse dagli attori coinvolti. Entrando più nello specifico, una parte rilevante dei soggetti ha focalizzato l’attenzione sulle seguenti esigenze:
- collaborazione tra centri di ricerca e imprese;
- collegamento tra la costa ed entroterra;
- continuità del percorso avviato anche attraverso l’indizione di tavoli tecnici permanenti, come nel caso del demanio turistico e della cantieristica.
Gli interventi hanno affrontato principalmente i temi dei nuovi modelli d’utilizzazione del territorio costiero, della difesa e valorizzazione degli arenili, anche attraverso nuovi modelli di gestione, dell’impiego di tecnologie abilitanti dell’ICT e della rimodulazione del prodotto turistico, anche relativamente alla tematica della destagionalizzazione.
Aerospazio e sicurezza
L’incontro dedicato alle tematiche dell’aerospazio e della sicurezza – moderato da Lorenzo Lo Cascio, dell’assessorato Sviluppo economico – ha sottolineato in primis la necessità di una connessione e di un dialogo strutturale tra il mondo della ricerca e quello dell’industria.
E' stata inoltre evidenziata la necessità di rafforzare l’interazione con la strategia nazionale, anche in virtù del ruolo ricoperto dalla Regione all’interno della cabina di regia nazionale dell’aerospazio. Il settore è maturo per un’apertura internazionale delle partnership come driver di cooperazione e innovazione, ha dichiarato l’assessore Guido Fabiani.
Audiovisivo, industrie creative ed editoria
Il Focus Group, che aveva come chairman Paolo Orneli, ha indicato quattro temi cardine:
- la creatività quale elemento trasversale a tutti i settori produttivi;
- la costituzione di reti tra imprese, anche transregionali;
- la necessità di innovazione su tutta la filiera (produzione, distribuzione e fruizione);
- il tema della formazione e dell'integrazione tra i fondi strutrali europei.
Si è inoltre discusso della necessità di trovare nuove forme di “marketing del territorio”, di valorizzare i luoghi di fruizione della cultura, a partire dalla digitalizzazione delle sale e di trovare modelli per un nuovo sistema di concessione pubblicitaria. Sono state inoltre evidenziate le difficoltà nell’accesso al credito e nel fruire degli strumenti specifici (tra cui i bandi europei) per il settore delle industrie culturali, specialmente per gli operatori di dimensioni più piccole.
Alcuni partecipanti hanno evidenziato come sia importante creare una rete che possa mettere in contatto i “talenti” con i fruitori finali e come la creatività dovrebbe essere più a servizio dell’industria, e in maniera trasversale. Inoltre sono state sottolineate la valenza trasversale del settore dell’editoria e la necessità di utilizzare le nuove tecnologie per la creazione e diffusione del prodotto editoriale.
Turismo e beni culturali
Questo tavolo tematico – moderato dal direttore regionale per le Attività produttive Rosanna Bellotti, e che ha visto la partecipazione di Giovanni Bastianelli, direttore dell’agenzia regionale del turismo – ha evidenziato alcuni punti essenziali:
- la necessità di mettere in rete competenze e infrastrutture che già esistono nel Lazio per intercettare, promuovere, comunicare e organizzare un portafoglio di opportunità attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi digitali;
- il bisogno di sviluppare l’accessibilità e la fruizione del patrimonio culturale attraverso le tecnologie innovative dell’ICT purché siano sostenibili sia a livello nazionale che a livello internazionale;
- la necessità di aumentare la massa critica per essere più competitivi a livello nazionale e internazionale.
A tal fine i centri di ricerca e le università si sono resi disponibili a collaborare con il tessuto imprenditoriale e a condividere laboratori anche per interventi di monitoraggio, diagnostica e prototipizzazione dei loro prodotti. Altra necessità emersa è quella di trasformare contenuti complessi e scientifici in un linguaggio divulgativo ai fini di uno storytelling che consenta di allungare la permanenza dei turisti e di incentivare il ritorno.
Centrali anche i temi relativi all’utilizzo di tecnologie adeguate (big data, data science, internet of things) e del turismo congressuale per una migliore gestione e distribuzione dei flussi turistici.
Automotive
Il Focus Group – moderato dall’assessore Fabiani – ha focalizzato l'attenzione su varie tematiche: dalla necessità di mettere a sistema le eccellenze della ricerca e le imprese in un cluster tecnologico di innovazione in grado di sostenere la competizione sui mercati globali, al bisogno di definire la vocazione territoriale per il settore automotive, affinché possa rinnovarsi e rigenerarsi nel medio-lungo periodo.
È emersa inoltre come fondamentale la nascita di una visione interregionale e multisettoriale, con la valorizzazione del dialogo con altri settori quali quello navale, aerospaziale, ferroviario. È stato poi sottolineato come sia necessario inserire nuove competenze manageriali nelle PMI, in modo da renderle capaci di cogliere i processi di innovazione e di internazionalizzazione, anche mediante l’utilizzo di risorse umane già formate ma attualmente fuori dal mercato del lavoro.
Durante la discussione è poi emerso come sia necessario favorire l’evoluzione delle imprese della componentistica da meri trasformatori a realizzatori di prodotto con contenuti innovativi e come sia fondamentale che gli investimenti si orientino verso la prototipizzazione virtuale e la ricerca sui nuovi materiali e motori elettrici, con una concentrazione di risorse su obiettivi specifici, anche tenendo conto delle road map già definite, per evitare la sovrapposizione tra i diversi strumenti nazionali e regionali.
Agrifood
Il tavolo dedicato all'agroalimentare, moderato da Stefano Fantacone e che ha visto anche la partecipazione di Carlo Hausmann, assessore regionale ad agricoltura, caccia e pesca, ha affrontato numerosi temi: dai sistemi di produzione locale, all’agricoltura di prossimità, a quella di precisione, passando per i laboratori alimentari, la nutraceutica e la bioeconomia.
Tutti argomenti connessi dalla comune necessità di trasferimento tecnologico e di conoscenze dal mondo della ricerca e delle grandi imprese, anche di altri settori, alle aziende agricole e agroalimentari, prevalentemente di piccole dimensioni. Esigenza manifestata da molti, poi, è che questo avvenga attraverso un confronto stabile e permanente tra i vari stakeholder, veicolato dalla Regione, al fine di far emergere domanda e offerta di innovazione e arrivare all’integrazione e al riposizionamento della filiera laziale, aumentandone fortemente la competitività sui mercati nazionali e internazionali.
Uno strumento importante per lo sviluppo del settore potrebbe essere una piattaforma di servizi che integri tecnologie, aerospaziali e terrestri, per generare informazioni ottimizzate per l’agricoltura ed erogare servizi mirati ad aumentare l’efficienza della produzione in termini di riduzione costi, ottimizzazione degli input e riduzione impatto ambientale, nonché la qualità e la tracciabilità dei prodotti. Fondamentale inoltre l’empowerment delle PMI per la lettura congiunta di dati finanziari (mercati monetari, energia) e agroclimatici, al fine di gestire prezzi, tempi di collocazione dei prodotti e scelta del mercato sul quale posizionarsi.
Moda, design, arredo, stile italiano
Il tavolo – moderato da Luigi Campitelli, responsabile del servizio internazionalizzazione, reti e studi di Lazio Innova, cui ha partecipato l’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera – ha messo in luce una serie di priorità:
- la necessità della valorizzazione del brand “Roma” come elemento costitutivo delle eccellenze del Lazio, al cui interno declinare l’offerta legata al “life style” (moda e design, ma anche artigianato artistico, cinema, teatro e food);
- l’attenzione alla promozione delle “eccellenze del Lazio” come prerequisito per la promozione commerciale di prodotti del Lazio;
- l’importanza del miglioramento degli strumenti di “racconto” del territorio, anche sul web;
- il bisogno di un rafforzamento della cultura del progetto e del design, anche attraverso occasioni d’incontro tra imprese e “scuole” (iniziative culturali, tirocini, ecc.), e lo sviluppo di opportuni percorsi formativi;
- la necessaria realizzazione di azioni d’integrazione della “supply chain”.
Trasporti e logistica
Il Focus Group, moderato da Lorenzo Lo Cascio, ha posto l’attenzione sull’esigenza di collaborazione tra ricerca e imprese e su quella di sviluppare un sistema consolidato di relazioni tra istituzioni, centri di ricerca e imprese.
Altra necessità individuata è la completa applicazione dell’IT al trasporto e alla logistica. Quanto ai temi specifici affrontati durante l’incontro, si è passati dalla possibilità di sviluppo dell’intermodalità alla creazione di un corridoio di trasporto sulla dorsale Tirreno – Adriatico.
Circular economy e energia
Al tavolo tematico dedicato a questi temi – moderato da Francesco Mazzotta e durante il quale è intervenuto anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, enti locali e politiche abitative Fabio Refrigeri – sono emerse alcune esigenze comuni e una serie di temi e sfide fondamentali per il settore, tra cui la necessità di:
- incentivare i privati che posseggono cabine di trasformazione da media a bassa tensione, attualmente poco efficienti;
- puntare sulle Aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea) e, in particolare, sull’integrazione tra energia, acqua e mobilità;
- incentivare la mobilità elettrica sia pubblica che privata, anche partendo dalla riconversione di alcune linee di trasporto pubblico extra-urbano;
- favorire investimenti in Smart Grid in modo da razionalizzazione l’uso dell’energia;
- puntare sulla riqualificazione dei siti industriali;
- fornire un quadro normativo chiaro al settore geotermico;
- sostenere l’integrazione delle fonti rinnovabili per raggiungere l’autonomia energetica dei sistemi complessi (Porti e grandi infrastrutture pubbliche);
- incentivare il Waste Management, in particolare per il settore aereo e per quello delle auto;
- favorire le simbiosi industriali tra le PMI;
- promuovere il Green Packaging e le tecnologie per materiali compostali da biopolimeri;
- rafforzare il Green Public Procurement (GPP) per elevare gli standard produttivi e per favorire l’innovazione tecnologica;
- consolidare gli strumenti a sostegno delle reti di imprese e il collegamento PMI-Centri di ricerca.
ICT, Elettronica e Smart Cities
Luigi Campitelli ha guidato la discussione del Focus Group dedicato a ICT, Elettronica e Smart Cities, che ha evidenziato, in prima battuta, la centralità di due temi:
- “big data” e messa a fattor comune di strumenti e modalità di condivisione delle informazioni;
- “Smart Cities”, come utilizzo delle applicazioni digitali per migliorare l’offerta di servizi (per la mobilità, l’energia, la sicurezza, la salute, ecc.).
Rispetto a questi temi possono essere sintetizzate quelle che sono state espresse come priorità:
- necessità di sostenere progetti d’investimento per soluzioni digitali e “smart” applicate ai diversi settori;
- necessità di promuovere/sostenere strumenti di condivisione, anche valorizzando le infrastrutture della conoscenza esistenti;
- necessità di sviluppare il confronto su temi di innovazione digitale critici per lo sviluppo di servizi pubblici, approfondendo elementi su cui attivare forme di public-procurement pre-competitivo.