Bonus asilo nido 2025, dall'INPS le istruzioni per le famiglie
Anche quest'anno i genitori possono richiedere il bonus asilo nido: un contributo che, in base all’ISEE minorenni, può arrivare fino a 3.600 euro e può essere richiesto anche per l’assistenza domiciliare. Ecco le istruzioni per accedere al sussidio.
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Istituito dalla legge di Bilancio 2017, il bonus asilo nido consiste in un contributo di sostegno al reddito con il quale è possibile pagare le rette per la frequenza di asili nido e le forme di assistenza domiciliare in favore di bambini sotto i tre anni d'età con gravi patologie.
Con la circolare n. 60/2025, l'INPS ha fornito le indicazioni sui requisiti, gli importi e le modalità di invio delle domande che i genitori interessati devono rispettare per ottenere il contributo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla misura per le famiglie.
Cos'è e chi può richiedere il bonus asilo nido?
I genitori di figli nati, adottati o affidati, possono richiedere l'incentivo per sostenere le spese relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati o un sussidio per l'assistenza domiciliare di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie.
Nel primo caso si tratta di un rimborso per le rette effettivamente pagate e per le quali è stata effettuata la prenotazione dei fondi a disposizione tramite domanda, nel secondo caso l’INPS eroga un contributo erogato in un’unica soluzione.
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano, di uno Stato membro dell'Unione europea o avere un permesso di soggiorno valido;
- residenza in Italia;
- relativamente al contributo asilo nido, il genitore richiedente deve essere colui che sostiene il pagamento della retta e deve far parte del nucleo familiare del minore;
- relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.
Possono presentare domanda anche:
- stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadini italiani;
- titolari di Carta blu "lavoratore altamente qualificato";
- lavoratori autonomi titolari di permesso, per il quale l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente;
- persone in possesso dei seguenti permessi: lavoro subordinato di durata almeno semestrale; lavoro stagionale di durata almeno semestrale; assistenza minori; protezione speciale; casi speciali; permesso di soggiorno per protezione temporanea rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina.
ISEE minorenni e importi del bonus nido 2025
Il valore del bonus asilo nido viene calcolato in base all’ISEE minorenni, cioè una dichiarazione che viene utilizzata per richiedere alcune prestazioni INPS in favore dei minori, ed è parametrato secondo i tre seguenti scaglioni:
- ISEE minorenni fino a 25mila euro: 3.000 euro di bonus (ovvero 272,73 euro quale importo massimo mensile erogabile);
- ISEE minorenni da 25mila a 40mila euro: 2.500 euro di bonus (227,27 euro quale importo massimo mensile erogabile);
- ISEE minorenni da 40mila euro in su: 1.500 euro di bonus (136,37 euro quale importo massimo mensile erogabile).
In linea con le novità inserite nell'ultima legge di Bilancio, l’importo massimo arriva a 3.600 euro per le famiglie che rispondono ai seguenti requisiti:
- si richiede l’agevolazione per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024;
- il valore di ISEE non supera i 40mila euro.
D'altra parte, per le famiglie con un ISEE superiore alla soglia dei 40mila euro l’importo resta fermo a 1.500 euro l’anno.
Sempre per effetto delle novità introdotte dalla Manovra 2025, quest’anno è prevista l’esclusione delle somme ricevute a titolo di assegno unico per i figli carico dal calcolo dell’ISEE.
Come precisato dall’INPS nella circolare n. 60/2025, è necessario tenere conto del parametro della scala di equivalenza utilizzato per il calcolo dell’ISEE.
In assenza dell'indicatore valido, o qualora il bonus venga richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a euro 1.500 annui (136,30 euro mensili). In caso di presentazione successiva di un ISEE minorenni valido, però, a partire da tale data, verrà calcolato e corrisposto l’importo maggiorato.
Al destinatario dell’incentivo verrà comunque destinata solo la cifra pari al costo della scuola per l'infanzia o all'assistenza domiciliare, anche se questa dovesse essere inferiore all’importo del bonus. Il rimborso, comunque, non potrà mai superare la retta pagata. Bisogna inoltre ricordare che la prestazione non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido.
La somma, che si può ricevere tramite bonifico o sotto forma di accredito sul conto corrente o bancario, viene erogata mensilmente in caso di bonus nido, e una tantum per le forme di supporto presso la propria abitazione.
Bonus asilo nido 2024: come fare domanda
La domanda, deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere delle spese e deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2025. La scadenza è fissata entro il 31 dicembre 2025 esclusivamente online sul portale dell'INPS - sezione "Bonus nido e forme di supporto presso la propria abitazione" - o tramite gli enti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Il contributo verrà erogato fino a un massimo di 11 mensilità solo dietro presentazione delle ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette dell'asilo nido o dell'assistenza domiciliare.
Sono escluse dal rimborso le spese sostenute per servizi all'infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (ad es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, dopo-scuola) per i quali i regolamenti degli enti locali prevedono requisiti strutturali e gestionali semplificati, orari ridotti e autorizzazioni differenti rispetto a quelli individuati per gli asili nido.
Invece, per quanto riguarda la domanda di contributo per l’introduzione di forme di supporto domiciliare, questa deve essere presentata dal genitore convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione e deve essere accompagnata da un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.
Nella circolare n. 60 del 20 marzo 2025, l’INPS fornisce ulteriori chiarimenti, tra cui:
- per i bambini che compiono tre anni nel corso dell'anno di presentazione della domanda è possibile richiedere il rimborso delle sole mensilità comprese tra gennaio e agosto;
- la documentazione completa relativa alle mensilità fruite per la liquidazione del contributo deve essere allegata tassativamente entro il 30 aprile 2026.
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