Corte Conti UE – piu' chiarezza su utilizzo fondi europei
In vista delle proposte della Commissione per il Quadro finanziario pluriennale post 2020, la Corte dei conti europea chiede di riformare le modalità di funzionamento del bilancio dell'Unione.
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Migliorare flessibilità, trasparenza e rendicontabilità e porre maggiormente l’accento sul valore aggiunto dal bilancio dell’Unione. E' quanto chiesto dal paper “Future of EU finances: Reforming how the EU Budget operates”, pubblicato dalla Corte dei conti europea in risposta al documento di riflessione sul futuro delle finanze dell'Unione della Commissione europea e in vista del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale post 2020.
“Sebbene non competa alla Corte dei conti europea pronunciarsi in merito all’entità o all’assegnazione della spesa dell’UE, né sulla scelta delle entrate, è tuttavia suo compito fornire consigli volti a migliorare la gestione finanziaria, la trasparenza e la rendicontabilità del sistema di bilancio dell’UE”, ha spiegato Jan Gregor, membro della Corte dei conti europea responsabile del documento.
Al paper seguirà, nel secondo trimestre del 2018, la posizione della Corte sulle proposte della Commissione per il prossimo QFP, sul futuro della Politica agricola comune, sulla semplificazione della Politica di coesione e dei Programmi di ricerca e innovazione. La Corte, inoltre, prevede di emanare pareri sulle proposte legislative inerenti alla decisione sulle risorse proprie e sulla legislazione per i programmi di spesa settoriali, come le è stato richiesto.
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Definire il valore aggiunto europeo
La Corte chiede una solida definizione di valore aggiunto europeo, che diventi la base per individuare i casi in cui è opportuno fornire valore aggiunto attraverso le risorse del bilancio dell’UE, per valutare la performance dei programmi di spesa e i rischi per le finanze dell’Unione connessi agli strumenti finanziari e alle garanzie.
A giudizio della Corte, tale definizione dovrebbe comprendere anche una nozione più completa e precisa dei costi, dei benefici, finanziari e non, e dei saldi netti legati all’appartenenza all’UE.
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Flessibilità e attenzione ai risultati
La Corte propone anche di migliorare la capacità del bilancio dell’UE di rispondere al mutare delle circostanze, rendendolo più flessibile e introducendo un sistema di riserve per far fronte alla spesa a lungo termine e agli eventi imprevisti.
Inoltre, il documento propone di allineare la pianificazione finanziaria dell’UE alle priorità strategiche, definendo i risultati essenziali da raggiungere, riducendo il numero dei programmi di spesa, gli obiettivi e gli indicatori e rendendo l’informativa più razionale e accessibile.
Pubblicare un piano finanziario completo
La Corte propone che la Commissione pubblichi un piano finanziario a medio-lungo termine per il bilancio dell’UE, che integri la proposta relativa al nuovo Quadro finanziario pluriennale. Tale piano dovrebbe comprendere gli impegni non ancora liquidati previsti, i prefinanziamenti e le passività potenziali, le previsioni di pagamento, un’analisi del contesto economico e finanziario e una valutazione dei rischi. I principali elementi del piano dovrebbero essere aggiornati ogni anno.
Trasparenza e rendicontabilità
Per conferire alle finanze dell’UE maggiore trasparenza e rendicontabilità, la Corte invoca il pieno controllo democratico sulla materia. I medesimi princìpi dovrebbero valere per gli organismi inclusi nel bilancio dell’UE, come la Commissione europea, e quelli che non vi rientrano, come la Banca centrale europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI).
La Corte afferma che dovrebbe poter sottoporre ad audit tutti gli organismi dell’UE, nonché quelli creati al di fuori dell’ordinamento giuridico dell’Unione che attuano politiche UE. Tra questi figurano l’Agenzia europea per la difesa, il proposto Fondo monetario europeo, il Meccanismo europeo di stabilità e le operazioni della BEI che non riguardano il bilancio dell’UE.
> Briefing paper "Future of EU finances: Reforming how the EU Budget operates"
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