Tariffe roaming: via alla consultazione sul regolamento europeo
Aperta fino all'11 settembre la consultazione pubblica sul regolamento europeo che ha messo fine alle tariffe roaming nell'UE. I contributi raccolti aiuteranno la Commissione europea ha definire la proposta per le nuove regole UE sul roaming.
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Nel giugno 2017, la legislazione dell'UE ha posto fine alle tariffe di roaming per gli utenti dei dispositivi mobili nell'UE e in Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Tuttavia, le condizioni di mercato non sembrano garantire che tale regime possa continuare senza interventi regolatori, pertanto le norme devono essere estese oltre la loro attuale scadenza del 30 giugno 2022.
In questo contesto la Commissione UE ha lanciato una consultazione pubblica per capire come delineare il nuovo quadro normativo europeo sul roaming.
Roaming, quali regole ci sono nell'UE
Con il regolamento UE n. 2015-2120 - che ha modificato il regolamento UE n. 531-2012 relativo al roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all’interno dell’Unione - sono state abolite le tariffe roaming a decorrere dal 15 giugno 2017.
In base al regolamento del 2015 i fornitori di roaming non applicano più "alcun sovrapprezzo in aggiunta ai prezzi al dettaglio nazionali nei confronti dei clienti in roaming in qualsiasi Stato membro per l’effettuazione e la ricezione di chiamate in roaming regolamentate, per l’invio di messaggi SMS in roaming regolamentati e per l’utilizzo di servizi di dati in roaming regolamentati, compresi i messaggi MMS, né applicano alcuna tariffa generale per consentire l’utilizzo all’estero di apparecchiature terminali o servizi".
Ne consegue che quando viaggiamo in un altro Stato membro non siamo più obbligati a pagare tariffe aggiuntive per utilizzare lo smartphone, grazie all'applicazione del principio "roam like at home" che permette di utilizzare i dispositivi mobili a tariffa nazionale. Le chiamate, i messaggi di testo e i servizi di dati sono quindi addebitati alle tariffe nazionali.
Partecipa alla consultazione pubblica
Attraverso la consultazione pubblica la Commissione UE vuole sapere prima di tutto se consumatori e imprese hanno beneficiato dell'abolizione delle tariffe roaming, oltre a raccogliere proposte per dare forma alle future politiche europee in materia di roaming.
Per partecipare alla consultazione è necessario rispondere ad un questionario online entro l'11 settembre 2020.
Sono ben accetti i contributi provenienti da: operatori mobili e loro associazioni, cittadini, associazioni dei consumatori, regolatori nazionali, autorità governative, organizzazioni della società civile, imprese ed esperti.
Il questionario è suddiviso in 9 sezioni: la sezione 1 è rivolta in parte a tutti i rispondenti, in parte specialmente agli utenti in roaming; la sezione 2 è rivolta unicamente agli utenti in roaming; le sette sezioni successive sono dedicate alle diverse opzioni strategiche che saranno oggetto della valutazione d'impatto. Gli utenti singoli possono rispondere anche a domande aggiuntive.