Quarto Conto energia: lavori in corso per il nuovo decreto ministeriale
In discussione da parte del ministero dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente e degli Affari regionali, il provvedimento riguardante i nuovi incentivi alle fonti rinnovabili, il quarto «Conto Energia». Riduzione graduale degli aiuti e stop a possibili speculazioni sono i cardini della bozza sui cui i tecnici si sono confrontati ieri, nel corso di una riunione, insieme con gli enti locali, in particolare con Regioni, Province e Comuni.
Nello specifico, la bozza del decreto che tenta di ripristinare, anche se riorganizzati, gli incentivi al settore delle rinnovabili italiane, prevede:
- l'inserimento di un tetto annuale di 2 gigawatt di potenza installabile, con i due terzi costituti da impianti non superiori ai 200 kilowatt;
- la decurtazione degli aiuti in modo progressivo fino ad arrivare a una riduzione compresa tra il 15 e il 20%.
Ancora in fase di studio, invece, la soluzione per salvare gli investimenti pregressi che non si risolvano nella messa in funzione degli impianti entro il 31 maggio 2011: in caso non si rispetti tale termine, secondo quanto disposto dal decreto legislativo n. 28/2011 approvato a inizio mese, tali investimenti non otterrebbero gli incentivi, cancellando così quanto stabilito dal terzo conto energia approvato ad agosto.
Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha assicurato che la conclusione del nuovo provvedimento sugli eco-incentivi è ormai prossima: "Nelle scorse settimane ci sono state le consultazioni con tutte le organizzazioni, oggi c'è stato un ulteriore incontro tecnico ristretto con la conferenza Stato-Regioni, credo che entro la prima decade di aprile concluderemo il lavoro ed emaneremo un decreto ministeriale che dovrà rispettare quanto votato all'unanimità sia alla Camera sia al Senato e quindi salvaguarderà gli investimenti in corso".
Si prevede un taglio lieve degli incentivi per i primi sei mesi "per non penalizzare - spiega il ministro - gli investimenti in corso, quindi anche quelli programmati con il vecchio regime e non conclusi a fine maggio" e un successivo «scalone» a partire dal 2012, "senza fissare un tetto di megawatt annuali, ma con un tetto complessivo in milioni di euro fino alla fine degli incentivi".
Tale riduzione graduale mira a eliminare possibili speculazioni e a garantire l'allineamento ai parametri Ue.
Secondo alcune rappresentanze dei produttori di rinnovabili made in Italy, non solo la bozza in questione ''non offrirebbe, al momento, una soluzione per chi ha già investito risorse nella costruzione di un impianto'', ma il tetto annuale dei 2 gigawatt ''offrirebbe prospettive soltanto al taglio medio-piccolo, bloccando lo sviluppo di una filiera industriale nascente''.
Le nuove tariffe incentivanti relative al quarto conto energia, provvedimento a firma congiunta dei ministri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, dovrebbero entrare in vigore dal 30 giugno prossimo.