Un decreto legge per arginare le scalate straniere
Tremonti ha mantenuto la promessa: il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un decreto legge che aiuta a difendere le imprese italiane contro le scalate straniere in quattro settori ritenuti strategicamente rilevanti: agro-alimentare, telecomunicazioni, energia, difesa. Altre ipotesi di intervento normativo potranno essere avviate sotto forma di emendamenti al decreto, previa consultazione europea.
In base alle nuove norme, ribattezzate in gergo giornalistico “anti-opa”, gli amministratori delle società potranno posticipare le assemblee fino a fine giugno, anche se già convocate. Questo ovviamente riguarda anche Parmalat, la cui assemblea era convocata per il 12 aprile e che ora potrebbe slittare fino al 30 giugno.
Questo il testo:
"In sede di prima applicazione del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 27, è consentito alle società alle quali si applica l’articolo 154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, (n.d.r: "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria) convocare l’assemblea di cui all’art. 2364, secondo comma, e 2364-bis, secondo comma del codice civile, nel termine di centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio 2010, anche qualora tale possibilità non sia prevista dallo statuto della società".
"Nel caso in cui alla data di entrata in vigore del presente decreto l’avviso di convocazione dell’assemblea è già stato pubblicato, è consentito al consiglio di amministrazione o al consiglio di sorveglianza di convocare l’assemblea, in prima o unica convocazione, a nuova data, nel rispetto dei termini e delle modalità di cui all’articolo 125-bis del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Qualora l’assemblea sia stata convocata anche per la nomina dei componenti degli organi societari, le liste eventualmente già depositate presso l’emittente sono considerate valide anche in relazione alla nuova convocazione".
Immediato il commento del portavoce del commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, interpellato sul tema: "Vigileremo sul rispetto della legislazione europea in materia di concorrenza e di mercato interno".
La notizia anche oggi è in primo piano in tutto il mondo. "L'Italia punta ad arginare le scalate straniere" è l'apertura del Financial Times. L'azione di Roma - sottolinea il quotidiano inglese - arriva dopo che aziende come "Bulgari, Edison e Parmalat sono state rilevate da gruppi francesi, scatenando la furia popolare", prosegue il giornale. E in prima linea nella difesa di settori considerati strategici c'é "il potente ministro dell'economia Giulio Tremonti".
Nel frattempo il numero uno del nostro settore agroalimentare, Giovanni Ferrero, sembra aver abbandonato per il momento l’idea di lanciare un OPA su Parmalat, di cui il suo concorrente francese, Lactalis, ha acquisito una partecipazione del 29%.
In una nota ufficiale lo scorso 22 marzo l’azienda ha affermato: "Nella vicenda Parmalat, Ferrero ha risposto con interesse e simpatia alla eventualità di un progetto industriale di lungo periodo di stampo italiano. Rimane interessata se matureranno le condizioni che lo rendano possibile".
Il produttore di Nutella ha incontrato ieri a Parigi i vertici di Lactalis senza però giungere ad un accordo. Per conoscere le prossime mosse di Ferrero bisognerà attendere l’impatto del decreto legge approvato oggi, che potrebbe modificare gli scenari.