UE: nuove misure contro gli attacchi informatici
Presentate due nuove misure per tutelare l'UE dagli attacchi informatici, che colpiscono sempre più spesso i sistemi informatici di organizzazioni governative e private. Le due proposte prevodono l'inasprimento delle sanzioni per gli autori dei reati e il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri nella lotta al crimine virtuale.
Negli ultimi anni le organizzazioni criminali hanno sabotato i sistemi di informazione (pubblici e privati) in oltre 100 paesi, utilizzando software maligni (Malware, Conficker, Stuxnet), i quali vengono installati senza il consenso degli utenti su una rete di computer ("botnets").
In Europa l'attacco più famoso colpì l'Estonia nel 2007, provocando il congelamento dei conti correnti online, il pagamento delle pensioni ecc. A tal fine, le nuove proposte della Commissione prevedono:
- l'introduzione di circostanze aggravanti e sanzioni più rigide,
- un rafforzamento della collaborazione tra autorità giudiziarie e forze di polizia degli Stati membri,
- la creazione di un sistema di registrazione e tracciabilità degli attacchi informatici,
- la modernizzazione dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA).
Per il rinnovamento dell'ENISA, istituita nel 2004, la Commissione ha proposto:
- l'accrescimento del ruolo di supervisione svolto dal Consiglio d'amministrazione,
- la realizzazione di attività comuni tra gli Stati membri (esercitazioni di sicurezza informatica, partenariati pubblici-privat ecc.).
Tali iniziative rientrano nel Programma di Stoccolma per rafforzare la fiducia e la sicurezza nella rete e nell'Agenda digitale europea.
Le proposte presentate, ha affermato il Commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmström, "rappresentano un passo importante, poiché qualificano come reato la fabbricazione e la vendita di software maligni e migliorano la cooperazione di polizia a livello europeo".
Inoltre, "un'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione modernizzata apporterà nuove conoscenze e promuoverà lo scambio delle migliori prassi in Europa", ha concluso il vicepresidente Neelie Kroes.