Calabria: direttive di attuazione del Contratto di Investimento Industria, Servizi e Artigianato

Il Contratto di Investimento è uno strumento di incentivazione finalizzato a sostenere la competitività dei sistemi e dei distretti produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali (tecnici, organizzativi, produttivi e commerciali).
Gli obiettivi da perseguire sono:
  1. completare e potenziare l’integrazione dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio con la creazione e/o il potenziamento di specifiche unità di produzione/servizio;
  2. migliorare il livello di cooperazione delle imprese dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio attraverso la messa a sistema e la condivisione di specifiche funzioni e servizi aziendali (servizi per la produzione, logistica, commercializzazione, etc.);
  3. sviluppare il livello di cooperazione tra le imprese più competitive e le altre imprese delle filiere produttive presenti sul territorio attraverso la condivisione di standard di qualità dei processi di produzione e dei prodotti/servizi, il potenziamento dei sistemi di sub-fornitura, il trasferimento di specifiche competenze tecniche e organizzative;
  4. sviluppare la capacità di innovazione delle imprese dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio attraverso la realizzazione di progetti comuni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale anche con università e centri di ricerca pubblici e privati, la formazione continua delle risorse umane.

I Contratti di Investimento devono riferirsi a specifici Programmi Integrati di Investimento articolati in:

  • Piani di sviluppo interaziendali, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione in quanto localizzate in specifiche e concentrate aree territoriali, articolati in uno o più dei seguenti Piani specifici:
    - Piano di Investimento Produttivo Interaziendale;
    - Piano Integrato di Servizi Reali Interaziendale;
    - Piano di Innovazione Interaziendale;
    - Piano di Formazione Interaziendale.
  • Piani di sviluppo aziendali per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali di produzione/servizio finalizzate a completare e/o potenziare l’integrazione dei sistemi, dei distretti e delle filiere produttive presenti sul territorio, proposti dalle singole imprese dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio.
    I Piani di sviluppo aziendali sono articolati nei seguenti Piani specifici:
    - Piani di Investimenti Produttivi Aziendali;
    - Piani Integrati di Servizi Reali Aziendali;
    - Piani di Innovazione Aziendali;
    - Piani di Formazione Aziendali.

I soggetti ammissibili alle agevolazioni previste dai Contratti di Investimento sono le imprese, operanti nei settori di attività C, D, I, K, O del codice ISTAT ATECO 2002 (verificare le limitazioni sul testo delle Direttive di attuazione dei Contratti di Investimentro), che intendono realizzare Programmi Integrati di Investimenti nell’ambito di proprie unità produttive locali ubicate nel territorio della Regione Calabria.

In particolare, possono presentare domanda di agevolazione:

  • per i Piani di Sviluppo Interaziendali i consorzi e le società consortili costituiti, anche in forma cooperativa, fra Grandi, Piccole e Medie imprese industriali, o fra tali imprese e imprese di servizi costituite anche in forma cooperativa, aventi lo scopo di fornire servizi, anche nell'ambito del terziario avanzato, diretti a promuovere lo sviluppo, anche tecnologico, e la realizzazione della produzione, della commercializzazione e della gestione delle imprese consorziate, o fra imprese artigiane di produzione di beni e servizi;
  • per i Piani di Sviluppo Aziendali le PMI industriali e di servizi, le Grandi imprese e le imprese iscritte nell’Albo delle imprese artigiane, costituite in forma di impresa individuale, societaria e cooperativa o in forma consortile o di associazioni tra imprese artigiane, che, all’atto della presentazione della domanda di agevolazione, risultano essere iscritte nel libro dei soci dei consorzi o delle società consortili.

PIANI DI INVESTIMENTI PRODUTTIVI INTERAZIENDALI E AZIENDALI
Gli investimenti produttivi ammissibili alle agevolazioni previste dal Contratto di Investimento devono riguardare le unità produttive del consorzio o della società consortile, o le unità produttive delle singole imprese.
Gli investimenti produttivi devono essere finalizzati:

  • alla realizzazione di nuovi impianti produttivi;
  • all’ampliamento di unità produttive esistenti;
  • all’ammodernamento, alla riconversione, alla riattivazione e al trasferimento di impianti produttivi esistenti;
  • alla diversificazione della produzione di un’unità produttiva con prodotti nuovi aggiuntivi;
  • alla diversificazione della produzione di un’unità produttiva con il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo.

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto, all’acquisizione mediante locazione finanziaria o alla costruzione di immobilizzazioni, nella misura in cui queste ultime sono necessarie alla finalità del programma oggetto della domanda di agevolazioni.

Le agevolazioni concedibili, possono essere erogate:

  • alle Grandi Imprese con un contributo in conto capitale nella misura massima, a seconda della tipologia di investimento, del 25% o 30% o 35% o 40% in ESL;
  • alle Medie Imprese con un contributo in conto capitale nella misura massima, a seconda della tipologia di investimento, del 35% o 40% o 45% o 50% in ESL;
  • alle Piccole Imprese con un contributo in conto capitale nella misura massima, a seconda della tipologia di investimento, del 45% o 50% o 55% o 60% in ESL.

In alternativa alle precedenti forme di agevolazione, per le spese ammissibili ad agevolazione fino al valore massimo di euro 500.000 può essere erogata un’agevolazione sugli investimenti nella misura massima del 50% e, comunque, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (CE) N. 1998/2006 relativo agli aiuti di importanza minore “de minmis”.

Il totale delle spese ammissibili per l’insieme dei Piani di Investimenti Produttivi Interaziendali e Aziendali deve essere inferiore all’importo di 40.000.000 di euro.

PIANI INTEGRATI DI SERVIZI REALI INTERAZIENDALI E AZIENDALI
Le agevolazioni previste sono finalizzate alla realizzazione di Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali, da parte dei soggetti di cui sopra, operanti nell’ambito dei settori di cui sopra, che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario delle imprese.
In particolare i Piani Integrati di Servizi Reali sono finalizzati a:

  • sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle filiere esistenti o in via di formazione sul territorio regionale attraverso processi di collaborazione e di integrazione interaziendali (tecnici, organizzativi, produttivi e commerciali);
  • supportare lo start up delle imprese di cui al comma 3, punto B del precedente Articolo 1;
  • accrescere la competitività e a sostenere lo sviluppo delle imprese esistenti attraverso il miglioramento degli assetti gestionale, tecnologico e/o organizzativo;
  • sostenere e favorire le imprese che intendano proporsi o rafforzare la propria presenza sui mercati esterni a quello regionale.
I Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali, costituiti da uno o più servizi coerenti tra loro, devono essere definiti in base alle auto diagnosi aziendali e devono individuare le criticità sulle quali si ritiene prioritario intervenire. I Piani sono attuati attraverso l’acquisizione di un insieme di servizi reali individuati tra le seguenti aree di attività:
  1. Strategia, general management e supporto alle funzioni aziendali. Tale area comprende i servizi finalizzati: all’elaborazione di piani di sviluppo aziendale; al potenziamento per il consolidamento di attuali aree di business o lo sviluppo di nuove aree di business; all’affiancamento al management aziendale.
  2. Marketing e vendite. Tale area comprende i servizi finalizzati: al marketing strategico, operativo e vendite; all’assistenza all’internazionalizzazione ed all’esportazione; alla predisposizione di piani di comunicazione.
  3. Produzione e supply chain. Tale area comprende i servizi finalizzati al miglioramento delle attività connesse all’approvvigionamento, alla produzione e alla logistica.
  4. Organizzazione e risorse umane. Tale area comprende i servizi finalizzati alla predisposizione di piani di formazione interaziendali e aziendali, al miglioramento/cambiamento del sistema organizzativo, alla predisposizione di sistemi per la gestione della qualità e dell’ambiente di lavoro, alla gestione dei sistemi informativi.
  5. Finanza d’impresa. Tale area comprende i servizi finalizzati alla realizzazione di interventi di ottimizzazione della struttura finanziaria.

Gli aiuti sono concessi nella forma del contributo in conto capitale rispetto alla spesa ammissibile. La misura concedibile del contributo in conto capitale, espressa in percentuale dell’investimento ammissibile, non può superare il 50% dell’investimento ammissibile.
In alternativa alle precedenti forme di agevolazione, per le spese ammissibili ad agevolazione fino al valore massimo di euro 500.000 può essere erogata un’agevolazione sugli investimenti nella misura massima del 50% e, comunque, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (CE) N. 1998/2006 relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis".

Il totale delle spese ammissibili per l’insieme dei Piani Integrati di Servizi Reali Interaziendali e Aziendali non può superare, in ogni caso, l’importo di 500.000 euro.

PIANI DI INNOVAZIONE INTERAZIENDALI E AZIENDALI
Le agevolazioni previste sono finalizzate alla realizzazione di un Piano di Innovazione Interaziendale del soggetto consortile e/o di un Piano di Innovazione Aziendale, da parte dei soggetti di cui sopra, e operanti nell’ambito dei settori di cui sopra, finalizzati ad incrementare la capacità delle imprese di adottare innovazioni di processo e di prodotto e per migliorare il loro livello di competitività sui mercati extraregionali.

I Piani di Innovazione prevedono:

  • la realizzazione di Studi di Fattibilità Tecnica propedeutici alla realizzazione di Progetti di Ricerca e Sviluppo Tecnologico relativi ad attività di ricerca industriale o ad attività di sviluppo precompetitivo; i costi ammissibili sono i seguenti:
    a) spese del personale dipendente e non dipendente (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) dei Soggetti proponenti nella misura in cui sono impiegati nella realizzazione dello Studio di Fattibilità Tecnica;
    b) servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini della realizzazione degli Studi di Fattibilità Tecnica, compresi i servizi di ricerca e le competenze tecniche;
    c) spese per l’acquisizione di studi, banche dati e ricerche necessari per la realizzazione degli Studi di Fattibilità Tecnica;
    d) spese per la partecipazione a mostre, fiere e congressi strettamente correlati alla realizzazione degli Studi di Fattibilità Tecnica;
    e) spese per l’organizzazione di seminari ed incontri finalizzati alla costruzione di cluster di imprese interessati alla realizzazione e ai risultati degli Studi di Fattibilità Tecnica;
    f) spese generali supplementari direttamente imputabili alla realizzazione degli Studi di Fattibilità Tecnica.
  • la realizzazione di Progetti di Ricerca e Sviluppo Tecnologico relativi ad attività di ricerca industriale o ad attività di sviluppo precompetitivo, da attuare anche in cooperazione con centri di ricerca, università, laboratori tecnologici; i costi ammissibili sono i seguenti:
    a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca) dei Soggetti proponenti;
    b) spese per strumentazione e attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la durata dello stesso. Se la strumentazione e le attrezzature in questione non sono utilizzate per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell'ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati sulla base delle buone pratiche contabili;
    c) servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca;
    d) servizi di ricerca, inclusi i costi relativi alle attività di ricerca realizzati dalle Università e dai Centri di Ricerca;
    e) costi per l’acquisizione di brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell'ambito di un'operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione;
    f) spese di tutela dei diritti di proprietà intellettuale (tra cui i depositi delle domande di brevetto).
  • l’acquisizione di Servizi per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico; i costi ammissibili sono i seguenti:
    a) servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini della realizzazione dei Servizi di Innovazione e Trasferimento Tecnologico;
    b) costi per l’acquisizione di brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell'ambito di un'operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione;
    c) spese di tutela dei diritti di proprietà intellettuale (tra cui i depositi delle domande di brevetto)
    d) spese per l’organizzazione di seminari ed incontri finalizzati alla costruzione di cluster di imprese interessati alla realizzazione e ai risultati dei Servizi di Innovazione e Trasferimento Tecnologico.

Gli aiuti sono concessi nella forma del contributo in conto capitale rispetto alla spesa ammissibile. Le percentuali di aiuto variano in base alle tipologie di investimento.

L’importo massimo del contributo non può, in ogni caso, superare i 22.500 euro per singolo Studio di Fattibilità Tecnica, i 500.000 euro per ciascun Progetto di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (industriale e pre-competitiva) e i 50.000 euro per ciascun Servizio di Innovazione e Trasferimento Tecnologico.

PIANI DI FORMAZIONE INTERAZIENDALI E AZIENDALI
I Piani di Formazione Interaziendali e Aziendali devono essere coerenti con i Piani di Sviluppo Interaziendali e Aziendali e possono prevedere la formazione dei nuovi assunti e/o la qualificazione, l’aggiornamento e la specializzazione del personale già dipendente dell’impresa, prioritariamente nei seguenti ambiti di intervento:

  • strategie aziendali, promozione e commercializzazione dei prodotti/servizi, reti di cooperazione;
  • organizzazione e gestione aziendale (assetti organizzativi, sistemi informativi aziendali, controllo di gestione, gestione del personale, finanza aziendale, etc.);
  • processi di produzione (pianificazione della produzione, innovazione tecnologica dei processi di produzione, progettazione di nuovi prodotti/servizi, certificazione della qualità dei prodotti/servizi, miglioramento delle prestazioni ambientali, sistemi di gestione ambientale o marchi di qualità ambientale specifici nei processi di produzione e nei servizi turistici, logistica, etc.).
I Piani di Formazione Interaziendali e Aziendali sono articolati in:
  1. Progetti di Formazione Continua Aziendali (FCA) attuati attraverso la progettazione e la realizzazione di specifici corsi di formazione per il personale dell’azienda;
  2. Progetti di Formazione Continua Individuali (FCI) per singoli lavoratori e realizzati attraverso l’erogazione di Voucher Aziendali all’impresa per finanziare la partecipazione ad attività formative offerte.

I Piani di Formazione Interaziendali e Aziendali devono essere rivolti esclusivamente ai soggetti occupati presso una unità produttiva localizzata in Calabria. I destinatari delle attività formative sono i lavoratori residenti o domiciliati in Calabria.
Sono escluse le seguenti tipologie di lavoratori:
- i soggetti che abbiano rapporti di lavoro con gli organismi di diritto pubblico;
- gli operatori della formazione professionale.

I costi ammissibili per i Progetti di Formazione Continua Aziendale (FCA) sono i seguenti:
a) Progettazione e coordinamento;
b) Costi del personale docente;
c) Spese di trasferta del personale docente e dei destinatari della formazione;
d) Altre spese correnti, come materiali, forniture, etc;
e) Ammortamento degli strumenti e delle attrezzature, per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione;
f) Costi dei servizi di consulenza sull’iniziativa di formazione;
g) Costi di personale per i partecipanti al progetto di formazione, fino ad un massimo pari al totale degli altri costi ammissibili di cui ai punti da a) ad e). Possono essere prese in considerazione soltanto le ore durante le quali i lavoratori hanno effettivamente partecipato alla formazione, detratte le ore produttive o equivalenti.

I costi ammissibili per i Progetti di Formazione Continua Individuali (FCI) sono i seguenti:
a) Costo di partecipazione alle attività formative.
b) Spese di trasferta del destinatario della formazione.
c) Costi di personale del partecipante al progetto di formazione, fino ad un massimo pari al totale degli altri costi ammissibili di cui ai punti da a) e b). Possono essere prese in considerazione soltanto le ore durante le quali il lavoratore ha effettivamente partecipato alla formazione, detratte le ore produttive o equivalenti.

Gli aiuti sono concessi alle Piccole e Medie Imprese nella forma di sovvenzione diretta a titolo di contributo in conto capitale rispetto alla spesa ammissibile.  Le percentuali di aiuto variano in base alle tipologie di investimento.

Il totale delle spese ammissibili per l’insieme dei Piani di Formazione Interaziendali e Aziendalinon può superare l’importo di 750.000 di euro.

La domanda di agevolazione devono essere presentate dal Soggetto Responsabile entro i termini fissati e secondo le modalità previste dai Bandi attuativi delle presenti Direttive.

Riferimenti Normativi
Le presenti Direttive sono adottate dalla Regione Calabria in attuazione dell’articolo 24 della Legge Regionale 11 maggio 2007, n. 9.
Le presenti Direttive sono adottate dalla Regione Calabria in coerenza ed attuazione dei seguenti Documenti di Programmazione e atti normativi e deliberativi:
- Programma Operativo Regionale (POR) Calabria 2000-2006, approvato dalla Commissione Europea in data 8 agosto 2000 – decisione C(2000) 2345, modificato in data 13 aprile 2007 - Decisione C(2007) 1721;
- Complemento di Programmazione del POR Calabria 2000 – 2006 nella versione vigente alla data di approvazione della presente direttiva;
- POR Calabria FESR 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea in data 7 dicembre 2007 – Decisione C(2007) 6322.
- POR Calabria FSE 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea in data 18 dicembre 2007 – Decisione C(2007) 6711.
(Fonte: Contratto di Investimento Industria, Servizi e Artigianato - Direttive di attuazione)