La ricerca in Piemonte nel triennio 2011-2013
Approvate le nuove linee guida per promuovere la ricerca e l'innovazione nel territorio regionale. Il documento anticipa le strategie che la Regione adotterà per l'attuazione del Programma triennale per la ricerca 2011-2013, che coinvolgerà università, centri di ricerca, poli di innovazione, parchi scientifici e incubatori d'impresa.
Secondo le indagini dell'Istat, il Piemonte, insieme al Lazio, è la Regione che ha ottenuto le migliori performance in attività di R&S in rapporto alle spese sostenute. Nel corso degli ultimi anni, infatti, le amministrazioni regionali hanno dimostrato il proprio impegno nel settore dell'innovazione, non solo dotandosi di una specifica legge quadro per finanziare la ricerca scientifica (Legge regionale n. 4-2006), ma anche adottando programmi ad hoc per rafforzare la competitività del proprio sistema produttivo, come:
- il Piano strategico per l'ICT piemontese,
- il Piano straordinario per l'occupazione,
- il Piano per la competitività.
Il programma per il prossimo triennio nel campo della ricerca prevede due obiettivi strategici fondamentali:
- l'adozione e la diffusione delle tecnologie smart&clean,
- il sostegno a nuovi modelli d'innovazione.
Il primo obiettivo si inserisce nel contesto comunitario della Strategia Europa 2020, finalizzata alla diffusione in tutti i Paesi membri di un'economia a basso impatto ambientale. Le tecnologie smart&clean interesseranno diversi settori produttivi, dalle nano-tecnologie al settore automobilistico.
Per quanto riguarda invece i nuovi modelli d'innovazione, la Regione intende coinvolgere maggiormente l'amministrazione pubblica nel sostegno alle attività di R&S, incentivando il public procurement e i partenariati pubblico-privati (PPP). Per aumentare la ricettività del mercato rispetto a prodotti e servizi innovativi, è necessario che la pubblica amministrazione semplifichi la normativa vigente per l'accesso ai contributi destinati alla ricerca, migliorando anche le procedure degli appalti pubblici.
Nei prossimi tre anni la Regione si impegnerà, infine, ad accrescere il numero delle proprie piattaforme tecnologiche, aggiungendone altre quattro nei settori automobilistico, ICT, nanotecnologie e applicazione di Internet in campo sociale.