Campania: Aiuti per l'impiego in agricoltura di fonti energetiche rinnovabili

La Regione Campania ha predisposto il documento "Linee guida per gli interventi a favore dell'impiego di fonti energetiche rinnovabili e per il risparmio energetico in agricoltura".  L'obiettivo è il contenimento dei consumi energetici ed un maggior ricorso a fonti rinnovabili di energia nel settore agricolo.

Finalità:

  • riduzione dei costi di produzione con particolare riferimento al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;
  • tutela e miglioramento dell'ambiente naturale, attraverso la riduzione delle emissioni climalteranti e dei fenomeni erosivi;
  • promozione della diversificazione delle attività agricole.

Finalità di intervento:

A) Incentivazione della produzione di biomasse per finalità energetica e della loro utilizzazione esclusivamente per soddisfare il proprio fabbisogno energetico legato alla produzione primaria di prodotti agricoli dell’azienda agricola.
Gli incentivi consistono in contributi in conto capitale per i seguenti interventi:

  • opere, impianti e attrezzature finalizzati a raccolta, stoccaggio e prima lavorazione di biomassa vegetale da destinare ad usi energetici, esclusivamente per il proprio fabbisogno aziendale;
  • acquisto ed installazione di impianti di generatori termici ad alto rendimento alimentati da biomasse agricole vegetali, per il proprio fabbisogno aziendale;
  • progettazione, studi di fattibilità, consulenze delle opere ed impianti di cui ai punti precedenti.

B) Aiuti in conto capitale per gli investimenti che prevedono l’utilizzo di altre fonti energetiche rinnovabili e per interventi tesi ad ottenere risparmio energetico e/o riduzione di emissioni climalteranti (CO2):

  • macchine, attrezzature, impianti e opere connesse per la produzione ed il recupero di energia da fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica, geotermica, da biomasse di origine agricola vegetale, idraulica), per il soddisfacimento della domanda energetica aziendale;
  • macchine e attrezzature, compresi i programmi informatici, per l’applicazione di tecnologie tendenti al contenimento dei consumi energetici aziendali;
  • spese generali collegate alle spese di cui ai punti precedenti, come onorari per la progettazione, studi di fattibilità, consulenze.

Gli aiuti sono concessi solo ad aziende in cui la produzione energetica sia sussidiaria rispetto all’attività di produzione primaria di prodotti agricoli. Le aziende agricole beneficiarie degli interventi sono tenute al rispetto delle disposizioni vigenti in materia di energia da fonti rinnovabili.

Beneficiari:

PMI agricole, in forma individuale o di società agricola, o nella forma di società cooperativa agricola, che:

  • conducono terreni in base ad un legittimo titolo di possesso (proprietà, usufrutto, affitto registrato nei modi di legge);
  • sono in possesso di partita IVA;
  • sono iscritte nel registro delle imprese agricole della CCIAA (in caso di soggetti privati) al Registro delle imprese – Sezione speciale imprenditori agricoli o Sezione coltivatori diretti o Sezione speciale imprese agricole;
  • sono in possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
  • non sono sottoposte a procedure concorsuali né ad amministrazione controllata;
  • rispettano i criteri di gestione obbligatoria della “Condizionalità”.
Per l’attuazione degli interventi la spesa prevista è di € 574.238. Tale importo potrà essere incrementato fino alla somma totale di € 1.990.941. L’intensità lorda dell’aiuto non può superare il 40% dei costi ammissibili ed è elevabile al 50% per le imprese site nelle zone svantaggiate. Nel caso degli investimenti effettuati da giovani agricoltori entro cinque anni dall'insediamento, tali percentuali possono raggiungere al massimo il 50 % elevabile al 60 % nelle zone svantaggiate.
 
In ogni caso, l’importo del contributo erogabile a una singola impresa, cumulato agli altri aiuti ad essa concessi, non può superare l’importo globale di € 400.000,00 erogato su un qualsiasi periodo di tre esercizi, o di € 500.000,00 se l’azienda si trova in una zona svantaggiata o in una zona di cui all’articolo 36 lettera a), punti i), ii) e iii), del regolamento (CE) 1698/2005.


Le spese ammissibili
:

  • acquisto, installazione e posa in opera di generatori e impianti termici ad alto rendimento alimentati con le biomasse combustibili di origine agricola vegetale;
  • acquisto, installazione e posa in opera di impianti che utilizzano altre fonti energetiche rinnovabili o che siano utili a contenere i costi di produzione energetici;
  • acquisto di macchine, attrezzature e programmi informatici per: raccolta, stoccaggio e prima lavorazione della biomassa; utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; risparmio energetico;
  • spese generali e tecniche relative alla progettazione e alla realizzazione degli investimenti di cui ai punti precedenti, fino alla concorrenza massima del 12% sull’importo degli investimenti ammessi; la percentuale relativa all’acquisto dei beni durevoli è ridotta al 7%.

L’intervento è gestito direttamente dalla Regione Campania attraverso le strutture centrali e periferiche (STAPA-CePICA) dell’AGC Sviluppo Settore Primario.

Le procedure di attuazione del presente programma saranno oggetto di uno specifico bando approvato dal dirigente del Settore Interventi Produzione Agricola con proprio provvedimento.
(Fonte: Regione Campania)