Abruzzo: 32 milioni di euro per l'occupabilità dei lavoratori colpiti dalla crisi
La Regione ha approvato il Patto delle politiche attive del lavoro, uno strumento rivolto ai lavoratori colpiti dalla crisi, con l'obiettivo di collegare gli ammortizzatori sociali da loro percepiti a percorsi di politica attiva, sia formativi che di accompagnamento all'occupabilità.
Il Patto sarà attuato attraverso la concessione delle cosiddette Doti individuali, cioè l'attribuzione di una somma che consente la fruizione delle politiche attive per il lavoro.
In particolare la Regione ha stabilito che l'accesso alla Dote è riservato ai lavoratori residenti o domiciliati nella Regione Abruzzo, beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga (CIG o mobilità), e che essa è spendibile per usufruire di:
- servizi di accompagnamento all'occupabilità erogati dalla rete dei servizi pubblici per l'impiego e dai soggetti privati accreditati nella Regione Abruzzo per la tipologia Orientamento;
- servizi formativi attraverso gli organismi formativi accreditati nella regione Abruzzo per la tipologia Formazione continua.
Il valore della Dote individuale è compreso tra un minimo di 420 euro e un massimo di 780 euro mensili, per un massimo di 6 mesi.
La presa in carico del lavoratore da parte dei servizi per l'impiego avviene attraverso la sottoscrizione di un Patto di servizio, con il quale le due parti sanciscono i rispettivi impegni, e della Dichiarazione di immediata disponibilità da parte del lavoratore.
Le risorse complessivamente disponibili ammontano ad oltre 32 milioni di euro, distribuite in pari misura per l'erogazione delle politiche attive e per l'assegnazione di indennità di partecipazione ai lavoratori coinvolti.
I fondi saranno ripartiti tra le Province, che li gestiranno sulla base di un Protocollo d'intesa che disciplinerà l'attuazione del Patto a livello locale.