Voucher internazionalizzazione - ICE, aspettative e risultati dei beneficiari
Lo studio dell'ICE mostra i risultati, in termini di obiettivi, soddisfazione e prospettive future, ottenuti dalle imprese beneficiarie dei voucher del MISE.
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L'Agenzia ICE ha realizzato 1281 interviste con aziende italiane beneficiarie dei voucher per l'internazionalizzazione, l'iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico volta a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali. L'intervento, lo ricordiamo, consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher o in un sostegno economico a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi alle imprese che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata, il cosiddetto "Temporary Export Manager" (TEM) incaricato di "studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri".
Dal sondaggio effettuato dall'Agenzia per il commercio estero sono emersi alcuni dati significati sulla riuscita dell'intervento.
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Aspettative pre-intervento
Prima dell’intervento, le aziende associavano il servizio fornito dal TEMP ad un’occasione di espansione sui mercati internazionali. Più della metà delle imprese hanno indicato, infatti, come obiettivi principali:
- trovare partner commerciali,
- aprire mercati esteri in cui non si era riusciti ad entrare.
I beneficiari hanno poi individuato come obiettivi secondari dell'inserimento del TEM:
- l'acquisizione di informazioni sulla concorrenza,
- l'ottenimento di dati sull’affidabilità del potenziale cliente/partner
- l'aumento delle capacità e l'apporto di competenze nuove all’azienda.
Obiettivi raggiunti
In generale, le aspettative iniziali delle aziende risultano attese. Nel sondaggio, il 47% delle imprese ha dichiarato di aver raggiunto l’obiettivo principale di supportare l’avvio del processo di internazionalizzazione.
Tra le aziende che si erano poste l’obiettivo di trovare partner commerciali, il 50% si è dichiarato "molto soddisfatto" o "soddisfatto" del contributo apportato dal TEM. Soddisfazione anche per il 43% delle imprese che intendevano accedere a mercati esteri in cui non erano riuscite ad entrare prima.
Complessivamente, l’iniziativa del MISE, si legge nel documento dell'Agenzia ICE, ha raccolto "elevati consensi tra le aziende". Nel valutare aspettative iniziali e obiettivi raggiunti, infatti, il 73% delle imprese beneficiarie si è dichiarato "molto soddisfatto" o "soddisfatto".
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Soddisfazione nei confronti del TEM
Il 75% delle imprese si è dichiarato generalmente "molto soddisfatto"o "soddisfatto" del Temporary Export Manager inserito in azienda. In particolare, sono risultate apprezzate sue caratteristiche, quali:
- la disponibilità e la flessibilità,
- l'attenzione alle esigenze aziendali,
- la professionalità e la competenza.
Non meno positivo il giudizio delle imprese sulla società fornitrice del TEM. Si è dichiarato "soddisfatto" o "molto soddisfatto" del servizio ricevuto il 72% dei beneficiari del voucher.
Prospettive future
Dall’indagine è emerso, infine, che l’esperienza legata all'internazionalizzazione "non si esaurirà con l’utilizzo del voucher ma continuerà anche nel futuro". Infatti, circa il 40% delle imprese ha detto di voler "riqualificare il personale già presente in azienda per supportare le funzioni export". Il mantenimento in azienda del TEM per ulteriori 2-3 anni è rusultato, invece, molto probabile solo nel 27% dei casi. È del 22%, invece, la quota delle aziende che ritiene molto probabile l’inserimento di un export manager interno.
Dopo dell’inserimento del TEM le aziende beneficiarie hanno ottenuto, generalmente, benefici tangibili. Il 56% di esse ha, infatti, visto aumentare il numero di clienti serviti sui mercati internazionali. L’inserimento della risorsa temporanea ha prodotto anche altri effetti significativi, quali:
- l’aumento del numero di mercati in cui le aziende esportano,
- la crescita del fatturato estero.
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Photo credit: Mike Haufe via Foter.com / CC BY-NC