Pakistan - cosa esportare e in che settori investire
L'Italia riscopre il Pakistan e invita le sue imprese ad approfondire le principali opportunità di investimento e commercio.
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Si conclude oggi la prima missione italiana di sistema in Pakistan. Promossa dai Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico e organizzata da Agenzia ICE e Confindustria, la missione ha visto la partecipazione di oltre 35 imprese, 6 associazioni e più di 80 partecipanti. A guidare la delegazione italiana, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il presidente dell'Agenzia ICE Michele Scannavini e la vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Licia Mattioli.
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Missione di sistema: focus e temi principali
Focus dell'iniziativa sono stati i comparti con maggiori potenzialità per le imprese italiane:
- infrastrutture e costruzioni,
- energie rinnovabili,
- automotive,
- ICT,
- meccanica (agricola, per la trasformazione alimentare, per l’industria tessile e conciaria, macchine per la lavorazione delle pietre e del marmo).
Durante i tre giorni di missione sono stati organizzati incontri B2B e riunioni bilaterali di tipo istituzionale, su questioni quali il petrolio, l'agricoltura e la pianificazione.
Inoltre, si è riunita la Commissione Economica Congiunta Italia-Pakistan, che, a distanza di dieci anni dall'ultimo incontro, ha avuto l'occasione di discutere degli ostacoli all’accesso delle imprese nei rispettivi mercati e delle possibili strade per dare impulso al potenziale di crescita degli scambi.
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Italia-Pakistan: dati attuali e prospettive future
Alla luce di un interscambio tra Italia e Pakistan che ha recentemente superato il miliardo di euro e grazie alla posizione di crocevia tra Grande Medio Oriente, Asia centrale e sud-est asiatico e lungo le rotte di petrolio e gas dirette dall’Asia Centrale all’Oceano Indiano, le imprese italiane mostrano un "crescente interesse per le grandi potenzialità di mercato del Pakistan", ha spiegato il sottosegretario Scalfarotto, soprattutto per due fattori:
- i trend demografici della classe media emergente, che secondo la Banca Mondiale arriverà a 100 milioni di persone nel 2025,
- i nuovi bisogni dell’economia pakistana, come l'aumento del fabbisogno di energia, la necessità di meccanizzazione agricola, industrializzazione, sviluppo infrastrutturale e urbano.
Dal punto di vista delle relazioni economiche e commerciali, l'Italia è un partner privilegiato del Pakistan. Il Belpaese si piazza, infatti, al terzo posto nella classifica dei Paesi Ue con maggiori rapporti commerciali, dopo il Regno Unito e la Germania, mentre occupa il decimo posto a livello mondiale. Secondo i dati dell’Ufficio statistico pakistano, l'Italia è attualmente il nono Paese importatore di prodotti pakistani, con un valore di 563 milioni di dollari aprile 2015, e il diciassettesimo Paese per quanto riguarda le esportazioni verso il Pakistan, con un dato di 356 milioni di dollari alla stessa data.
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"I primi otto mesi del 2016 hanno registrato per il nostro export una crescita del 50,1%. Indice - ha detto Michele Scannavini - dell'interesse per il Made in Italy e della volontà dell’imprenditoria italiana di perlustrare questo mercato. In tale contesto, l'ICE [...] ha in programma un piano di investimenti promozionali che punterà a intercettare questa costante domanda di prodotti e servizi italiani, specialmente da parte della classe media in forte aumento”.
Nella sua Scheda Paese sul Pakistan, il Ministero degli Esteri consiglia alle imprese italiane di investire in:
- prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
- energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
- autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
- prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
- prodotti tessili.
E sempre il MAE suggerisce anche quali prodotti vendere:
- Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
- Prodotti tessili
- Macchinari e apparecchiature
- Prodotti alimentari
- Prodotti chimici.
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Photo credit: takebackpakistan via Foter.com / CC BY-NC-ND