Digital Day 2019 - cooperazione europea per inclusione e sostenibilita'
Nel quadro del Digital Day 2019 gli Stati membri hanno siglato tre dichiarazioni per rafforzare la cooperazione in ambito digitale su tre fronti: la partecipazione delle donne, lo sviluppo delle aree rurali e la tutela del patrimonio culturale.
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Giunto alla sua terza edizione, il Digital Day ha riunito a Bruxelles rappresentanti delle istituzioni e stakeholder per fare il punto sui progressi raggiunti dagli Stati membri e dall'Unione europea nell'ambito del mercato unico digitale.
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Rafforzare la cooperazione per un'Europa più inclusiva e sostenibile
Nel corso della giornata gli Stati membri hanno siglato tre dichiarazioni per accrescere la collaborazione su tre tematiche: la partecipazione delle donne in campo ICT, lo sviluppo digitale delle aree rurali e la digitalizzazione del patrimonio culturale.
Attualmente in Europa le donne rappresentano il 52% della popolazione, ma solo il 15% ha una professione in ambito ICT. L'obiettivo della dichiarazione firmata oggi a Bruxelles è quello di incoraggiare e sostenere le donne ad avere un ruolo chiave nel digitale. Gli Stati membri si impegneranno quindi a definire strategie nazionali per promuovere la partecipazione delle donne nel settore ICT, incentivando le imprese a contrastare la discriminazione sul posto di lavoro.
Firmata anche la dichiarazione per sostenere lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie digitali in agricoltura e nelle aree rurali. L'obiettivo è migliorare l'efficienza della produzione agricola europea grazie allo smart farming, in termini di crescita, qualità, impatto sociale, ambientale ed economico.
Al centro della terza dichiarazione c'è la tutela del patrimonio culturale europeo. Il processo di digitalizzazione consente infatti di proteggere e preservare nel tempo le ricchezze culturali che contraddistinguono la storia dell'UE. L'impegno comune assunto dagli Stati membri è quello di rafforzare il processo di digitalizzazione del patrimonio culturale europeo - dalle opere d'arte ai monumenti - coinvolgendo maggiormente anche i cittadini.
Orientamenti etici per l'intelligenza artificiale
La Commissione europea ha intanto avviato una fase pilota per garantire che sia possibile applicare nella pratica gli orientamenti etici per lo sviluppo e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, a cui ha lavorato il gruppo di esperti sull'IA.
Per risultare affidabile, un'intelligenza artificiale deve rispondere ad una serie di requisiti fondamentali:
- azione e sorveglianza umane: i sistemi di IA dovrebbero promuovere lo sviluppo di società eque sostenendo l'azione umana e i diritti fondamentali e non dovrebbero ridurre, limitare o sviare l'autonomia dell'uomo;
- robustezza e sicurezza: per un'IA di cui ci si possa fidare è indispensabile che gli algoritmi siano sicuri, affidabili e sufficientemente robusti da far fronte a errori o incongruenze durante tutte le fasi del ciclo di vita dei sistemi di IA;
- riservatezza e governance dei dati: i cittadini dovrebbero avere il pieno controllo dei propri dati personali e nel contempo i dati che li riguardano non dovranno essere utilizzati per danneggiarli o discriminarli;
- trasparenza: dovrebbe essere garantita la tracciabilità dei sistemi di IA;
- diversità, non discriminazione ed equità: i sistemi di IA dovrebbero tenere in considerazione l'intera gamma delle capacità, delle competenze e dei bisogni umani ed essere accessibili;
- benessere sociale e ambientale: i sistemi di IA dovrebbero essere utilizzati per promuovere i cambiamenti sociali positivi e accrescere la sostenibilità e la responsabilità ecologica;
- responsabilità intesa anche come accountability: dovrebbero essere previsti meccanismi che garantiscano la responsabilità e l'accountability dei sistemi di IA e dei loro risultati.
La Commissione UE chiede all'industria, agli istituti di ricerca e alle autorità pubbliche di testare questi requisiti per verificarne l'applicabilità.
Inoltre, il Collegio dei commissari intende promuovere a livello internazionale questo approccio relativo all'etica dell'IA, perché le tecnologie, i dati e gli algoritmi non conoscono frontiere. Per questo la Commissione rafforzerà la cooperazione con i partner che condividono gli stessi principi, come il Giappone, il Canada e Singapore, e continuerà a partecipare attivamente alle discussioni e alle iniziative internazionali, anche a livello di G7 e G20. La fase pilota coinvolgerà anche imprese di altri paesi e organizzazioni internazionali.
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Photo credit European Union, Photographer: Basia Pawlik