Il Cdm vara il decreto Liberalizzazioni

Palazzo Chigi - foto di G.dallortoQuesta mattina il Consiglio dei ministri discuterà i provvedimenti in materia di semplificazioni e liberalizzazioni. Una bozza del testo è circolata nei giorni scorsi, ma le diverse valutazioni dei partiti potrebbero determinare alcune modifiche. Al centro del provvedimento ci sarebbero comunque interventi su professionisti, farmacie, taxi, edicole, benzinai, oltre allo scorporo di Snam dall'Eni.

Per quanto riguarda gli ordini professionali, il decreto dovrebbe intervenire sulle tariffe, mentre per le farmacie si tratta di aumentarne il numero e liberalizzare la distribuzione dei farmaci di fascia C.

Un fronte caldo è quello del servizio taxi, con i tassisti sulle barricate, nonostante il confronto di ieri tra governo e sigle sindacali, da cui sarebbe risultato un sostanziale consenso dell'esecutivo rispetto ad alcune proposte della categoria.

In agitazione anche i benzinai che annunciano lo sciopero degli impianti di distribuzione stradali e autostradali "perché il decreto non conterrebbe nessuna libertà per i gestori di rifornirsi sul libero mercato alle condizioni più' convenienti".

Oltre al testo sulle liberalizzazioni, sul tavolo dei ministri potrebbero approdare altri due decreti: uno relativo alla semplificazione delle procedure in materia di infrastrutture, l'altro relativo alle gare per l'assegnazione delle frequenze pubbliche.

A scombinare le carte potrebbero intervenire però le polemiche tra i partiti. Se infatti il Terzo Polo risulta piuttosto favorevole alle proposte di Palazzo Chigi, il Pd prende le distanze e denuncia possibili pressioni da parte del Pdl, il cui segretario, Angelino Alfano, avrebbe incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà.

I provvedimenti sono stati illustrati dal premier Monti e da Catricalà al capo dello Stato Giorgio Napolitano nella giornata di ieri, incassandone l'apprezzamento.

_________

Ore 18.26

Si è concluso dopo una riunione di 8 ore il Consiglio dei ministri che ha esaminato il pacchetto di misure per le liberalizzazioni e le infrastrutture.

Ore 18.37

"È andata benissimo, sentirete Monti in conferenza stampa". Lo ha detto il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, parlando con i giornalisti al termine del Cdm.

Ore 18.44

Via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento sulle liberalizzazioni.

Ore 18.57/19.02

"Il Cdm ha adottato per decreto un pacchetto di riforme strutturali per la crescita".
"L'economia italiana è stata per decenni frenata soprattutto da 3 vincoli: concorrenza insufficiente, inadeguiarezza delle infrastrutture e complicazione delle procedure amministrative''.
''Oggi abbiamo rimosso due dei tre ostacoli alla crescita dell'Italia e la prossima settimana porremo rimedio sul terzo con un importante pacchetto di semplificazioni''.
Queste le parole del premier Mario Monti illustrando alla stampa il provvedimento sulle liberalizzazioni appena approvato.

Il Presidente Napolitano commenta il lungo Cdm di quest’oggi e annuncia che si tratta di "un provvedimento corposo e incisivo" per tutte quelle iniziative cui deve regolare e per le modalità con cui sarà applicato.

Ore 19.10

Tra i giudizi "che ci hanno incoraggiato in questo percorso difficile di riforme: uno è del capo dello Stato, come sempre attento e per noi di grandissimo incoraggiamento che ha dichiarato cortesemente che è un provvedimento corposo e incisivo", ha detto Monti.

Il decreto legge dovrebbe essere composto da 44 articoli riguardanti:

  • le norme generali sulle liberalizzazioni (attività economiche, promozione commerciale, promozione della concorrenza nelle Regioni e negli enti locali, ecc.),
  • la tutela dei consumatori,
  • i servizi professionali
  • le disposizioni tema di energia,
  • i servizi pubblici locali,
  • i servizi bancari e assicurativi,
  • i trasporti,
  • i servizi postali,
  • altre liberalizzazioni.

Alle farmacie l'esclusiva dei farmaci di fascia C, Project bond per le infrastrutture, crediti alle imprese pagati in titoli di stato, la competenza sulle licenze taxi all'Autorità per le reti e non ai comuni, agevolazioni per l'avvio di un'attività imprenditoriale da parte di giovani sotto i 35 anni.
Queste alcune delle novità contenute nella bozza del decreto.