Toscana: 10 milioni di euro per l'internazionalizzazione delle PMI
Da oggi fino al 23 marzo 2012 sarà possibile presentare le domande di partecipazione al bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione della piccola e media impresa toscana. Obiettivo dello strumento, che usufruisce di uno stanziamento di 10 milioni di euro, è quello di potenziare la presenza e la competitività delle PMI locali sui mercati esterni all’UE.
Sono ammesse a presentare domanda le piccole e medie imprese toscane, in forma singola o aggregata, regolarmente iscritte al registro delle imprese e attive in un settore dell’attività economica tra:
- estrazione di minerali da cave e miniere,
- attività manifatturiere;
- fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
- costruzioni
- trasporto e magazzinaggio,
- servizi di informazione e comunicazione,
- attività professionali, scientifiche e tecniche,
- altre attività di servizi,
L’agevolazione, concessa nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 50% delle spese ammesse. Nel caso di imprese singole, saranno finanziati i programmi di internazionalizzazione con una spesa compresa tra i 15mila euro e i 150mila euro. Se, invece, a presentare domanda di partecipazione saranno consorzi, i limiti minimi e massimi sono fissati rispettivamente a 50mila euro e a 400mila euro. Infine, nel caso di RTI e reti d’impresa i limiti sono rispettivamente pari a 50mila euro e 1 milione di euro.
Le spese ammesse dovranno avere finalità quali:
- partecipazione a fiere e saloni, ubicati in Paesi esterni all’area UE, per i quali l’impresa non sia beneficiaria di contributi/servizi di Toscana Promozione o di altri soggetti pubblici;
- creazione di uffici o sale espositive all’estero;
- realizzazione di nuovi centri di assistenza tecnica post-vendita all’estero, detenuti in forma diretta;
- realizzazione di nuove strutture logistiche all’estero di transito e di distribuzione internazionale di prodotti, detenute in forma diretta;
- azioni promozionali: incoming di operatori esteri, incontri bilaterali fra operatori, workshop, seminari all’estero o in Toscana, azioni di comunicazione sul mercato, eventi collaterali alle presenze fieristiche;
- servizi, attività di consulenza, gestione e coordinamento del progetto (purché il programma di internazionalizzazione sia presentato da un RTI, da una rete di imprese o da un consorzio).
Il bando, inoltre, privilegia le imprese, i consorzi e le reti insediate in zone riconosciute come di crisi complessa, i programmi rivolti a paesi quali Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa, Stati Uniti, Giappone, Vietnam, Emirati Arabi, le imprese certificate, le imprese il cui capitale sia detenuto in maggioranza da giovani, i programmi di minore importo, le imprese con bilancio sostenibile.
“L’internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini - è uno dei pilastri sui quali intendiamo poggiare le nostre politiche per lo sviluppo, che si muovono sulle tre direttrici del sostegno ai settori strategici, dell’attrazione di investimenti e dell’aiuto al riposizionamento competitivo. In questo contesto, alle iniziative per l’internazionalizzazione, si affiancano quelle per la creazione di reti di imprese e per l’innovazione”.