PMI: nella legge sul mercato unico il progetto di un mercato azionario dedicato
Il commissario al Mercato interno dell'UE Michel Barnier intende adottare un progetto di ispirazione francese per aiutare le PMI a sfruttare i mercati azionari nell'ambito della legge sul mercato unico europeo (Single Market Act), che sarà pubblicata in ottobre. Secondo questo progetto le piccole imprese a rapida crescita potranno accedere a nuove fonti di denaro entro il 2012 attraverso una rete di borse specializzate per le PMI.
Il numero delle piccole imprese quotate sui mercati borsistici europei è in calo a causa della riduzione di nuove offerte pubbliche iniziali (IPO) e della decisione di alcune imprese di uscire dalla borsa.
Per questo motivo nel luglio 2009 il Ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha suggerito l’estensione dello Small Business Act (SBA) per facilitare la quotazione in borsa delle giovani imprese ad alta crescita ed ha commissionato a Fabrice Demarigny, consulente di capital markets, una relazione sui modi per migliorare l'accesso ai mercati dei capitali in Europa. Nella sua relazione, pubblicata nel marzo 2010, Demarigny ha proposto l’implementazione di una rete di borse secondarie accessibili alle imprese ad alta crescita attraverso un unico punto di accesso.
Prendendo spunto da questa proposta, il Commissario al mercato interno Michel Barnier sta ora valutando come sviluppare "una rete efficiente di borse regionali o di specifici mercati regolamentati focalizzati sulle PMI entro il 2012".
La proposta del ministro Lagarde contempla un allentamento dei principi contabili per le PMI, la concessione di tempi più lunghi per pubblicare le relazioni trimestrali e la possibilità di produrre prospetti meno dettagliati quando sono quotate in borsa.
La realizzazione del piano, tuttavia, richiede che la semplificazione degli obblighi di comunicazione per le PMI non comprometta la tutela nei confronti degli investitori e garantisca comunque un'informazione adeguata, attraverso il raggiungimento di un giusto equilibrio tra obblighi di trasparenza e taglio della burocrazia.
Intanto la legge sul mercato unico sta riprendendo molti elementi già presenti nello Small Business Act pubblicato nel 2008: una regolamentazione più intelligente, un registro europeo delle società, una revisione delle direttive contabili, la promozione degli scambi transfrontalieri e il sostegno alle PMI per l'accesso ai finanziamenti.
Allo stesso tempo è probabile che si abbia una sovrapposizione tra il nuovo documento sul mercato unico e la strategia per l'innovazione sviluppata della Commissione: tra le proposte comuni quella di riavviare il mercato dei capitali di rischio, la riforma degli appalti pubblici e aiuti alle PMI perché possano beneficiare dei fondi di ricerca dell'UE.
Nel contesto della crisi economica e di un paventato ritorno di spinte protezionistiche, il completamento del mercato unico è ritenuto essenziale; permangono però criticità relativamente al diritto societario, alle norme sulla proprietà intellettuale e nel settore sanitario, a causa delle quali la realizzazione di progetti quali il brevetto comunitario e il piano per l'assistenza sanitaria transfrontaliera sta procedendo con estrema difficoltà.