UE: si apre la discussione sulla Carbon Tax
Dopo la tassa sulle banche e quella sulle transazioni finanziarie, l'Unione europea discute dell'eventualità di introdurre una tassa sulle emissioni inquinanti dei prodotti energetici, su proposta del neoeletto Commissario alla fiscalità Algirdas Šemeta. La materia è controversa e raggiungere l'unanimità in proposito non sembra un'impresa semplice.
Il Commissario Šemeta ritiene che sia prioritario intervenire con una tassa minima condivisa a livello europeo, modificando la direttiva sulla tassazione dell'energia, per adeguarla agli obiettivi ambientali dell'Unione.
D'altra parte, prima di presentare una proposta formale, Šemeta vorrà testare il terreno e verificare l'opportunità di procedere o meno nel corso dell'incontro dei commissari fissato per mercoledì 23 giugno, perché se alcuni Stati, come i paesi nordici, saranno probabilmente propensi ad accettare la carbon tax, altri, in primo luogo la Gran Bretagna, si opporranno all'introduzione di una norma che costringerebbe ad una revisione della propria legislazione nazionale in materia di energia.
Tra l'altro un portavoce del governo britannico ha già precisato che non si è favorevoli a tale proposta e ha anzi suggerito di considerare la possibilità di una tassa rivolta al settore del trasporto su strada, mentre altri temono che la tassa si traduca in incrementi del costo dell'energia per i consumatori, piuttosto che in uno stimolo per le imprese del comparto energetico ad effettuare investimenti per ridurre il proprio impatto ambientale.