Accordi Innovazione – stop alle domande in 15 Regioni

Accordi innovazioneIl Ministero dello Sviluppo economico chiude parzialmente lo sportello per l'accesso agli Accordi per l'innovazione, il regime di aiuto che, in collaborazione con le Regioni, finanzia progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti di Horizon 2020.

Accordi per l'innovazione – come ottenere le agevolazioni

In base al decreto appena pubblicato dal MISE, a partire da oggi, 26 marzo, non è più possibile presentare proposte progettuali di Accordi per l'innovazione da realizzare nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

Il fabbisogno finanziario espresso dalle proposte presentate finora supera infatti i 455 milioni di euro destinati alla misura a valere sul Fondo Crescita Sostenibile e gli 80 milioni del PON Imprese e Competitività 2014-2020, mentre risultano ancora disponibili:

  • risorse derivanti dalla restituzione delle rate delle sovvenzioni parzialmente rimborsabili concesse dal MISE per progetti di ricerca e sviluppo da realizzare nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • risorse a valere sul Fondo Crescita Sostenibile riservate al cofinanziamento di programmi di sviluppo ricadenti nei territori della Regione Toscana;
  • risorse del Fondo Crescita Sostenibile per il cofinanziamento dei progetti delle imprese italiane selezionati nei bandi emanati nel corso 2018 e 2019 dall'impresa comune europea ECSEL.

Di conseguenza, in base al decreto MISE, lo sportello per la presentazione delle proposte rimarrà aperto esclusivamente per il sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo da realizzare in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Toscana e per progetti delle imprese italiane selezionati nell'ambito del bando emanato nel 2019 dall'impresa comune europea ECSEL.

In questi casi le imprese potranno continuare a presentare progetti, anche in forma congiunta tra loro e/o con organismi di ricerca, per realizzare attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Come funzionano gli Accordi per l'innovazione

I progetti – di importo compreso tra 5 e 40 milioni di euro - devono essere centrati sullo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal programma UE per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, cioè ICT, nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, spazio e tecnologie volte a realizzare la priorità “Sfide per la società” di Horizon.

Le agevolazioni - concesse a fronte di un Accordo per l’innovazione definito tra il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni e le Province autonome interessate e/o il soggetto proponente, a seguito di un'apposita procedura negoziale - consistono in:

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili),
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile sempre in base alle risorse messe a disposizione dalle Regioni).

Qualora il MISE utilizzi le risorse dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali o della relativa programmazione parallela nazionale, oppure laddove l’accordo sia cofinanziato con risorse gestite a livello centralizzato dalle istituzioni, dalle agenzie, dalle imprese comuni o da altri organismi dell’Unione europea, la misura del contributo diretto alla spesa può essere aumentata in modo da massimizzare le agevolazioni concedibili nei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato.

In questi casi il Ministero può procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione anche in assenza del cofinanziamento delle Regioni e delle Province autonome, a condizione che l’iniziativa proposta riguardi lo sviluppo di tecnologie nell’ambito delle traiettorie tecnologiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

DM 24 maggio 2017 – nuove regole per finanziamenti ad Accordi Innovazione