Ora legale - la Commissione UE a caccia di opinioni
Cosa ne pensate dell’ora legale? La Commissione europea sta raccogliendo opinioni in merito. Il motivo? Una questione energetica, economica e di salute.
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C’è tempo fino al 16 agosto per esprimere la propria opinione sull’ora legale, o meglio sulle disposizioni UE che stabiliscono che le lancette degli orologi vengono spostate due volte all’anno per adeguarsi ai cambiamenti stagionali nelle fasi luce-buio e sfruttare così la luce naturale disponibile in un dato arco di tempo.
Una questione energetica, e non solo
Il tema è da tempo oggetto di dibattito a Bruxelles. A febbraio, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che, pur non chiedendo l’abolizione del cambio d’orario ogni sei mesi, invitava la Commissione “a condurre una valutazione approfondita” della direttiva e “se necessario a formulare una proposta di revisione”.
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A supporto dell’abolizione, gli eurodeputati titolari della risoluzione Pavel Svoboda (PPE) e Karima Delli (Verdi europei) menzionavano “numerosi studi scientifici che non sono riusciti a dimostrare alcun effetto positivo del cambiamento orario. Al contrario, hanno rilevato effetti negativi sulla salute umana, l’agricoltura e la sicurezza della circolazione stradale”.
Quel che è certo, è che il cambio di orario porta a un risparmio in termini energetici, e quindi economici.
Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, grazie a quell’ora quotidiana di luce in più dal 26 marzo 2017 al 27 ottobre, l’anno scorso l’Italia ha risparmiato, complessivamente, 567 milioni di chilowattora. Un valore corrispondente a minori emissioni di Co2 in atmosfera per 320mila tonnellate.
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Considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico tipo circa 20,62 centesimi di euro al lordo delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a 116 milioni di euro, sostiene Terna.
Dal 2004 al 2017, conclude la società, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 8 miliardi e 540 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una Regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 435 milioni di euro.
I cittadini europei e le parti interessate sono invitati a condividere le loro opinioni sul tema compilando il questionario online (disponibile in tutte le lingue dell’UE) entro il 16 agosto.