Codice appalti - Al traguardo altre due linee guida Anac

 Obbligo di motivazione per dribblare le gare formali, sopra la soglia dei 500mila euro. 

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L’Anac di Raffaele Cantone avanza con il suo lavoro di attuazione del Codice appalti. E approva altre due linee guida, dopo quelle sui servizi di architettura e di ingegneria e sull’offerta economicamente più vantaggiosa. Si tratta dei testi sul responsabile unico del procedimento, ruolo fondamentale presso le stazioni appaltanti, e soprattutto sulle procedure sotto la soglia comunitaria: per tutte le gare di importo minore l’Anticorruzione cerca di garantire un livello minimo di trasparenza alle procedure.

Le procedure sotto soglia

E’ proprio quest’ultimo documento, allora, a contenere le novità più interessanti. Il Codice appalti, infatti, consente di fare ricorso alla procedura negoziata (una gara informale, in sostanza) fino a un massimo di un milione di euro. Si tratta di una soglia che, comunque, include la gran parte degli appalti che ogni anno vengono banditi dalle stazioni appaltanti italiane.

Trasparenza sopra i 500mila euro

Le linee guida Anac, quindi, chiedono trasparenza anche su queste procedure. La possibilità di dribblare la gara senza dare ulteriori spiegazioni, cioè, sarà garantita soltanto sotto i 500mila euro. Sono bandi di piccolo importo per i quali è giustificato che ci siano meno formalità. Negli altri casi, tra i 500mila e il milione di euro, anche se la legge consente di fare a meno della gara, le amministrazioni dovranno motivare la loro scelta. In pratica, l’Anac considera la decisione di fare la gara come quella più naturale. Se si evita il bando, bisogna spiegare il motivo.

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Le indicazioni sotto i 40mila euro

Non si tratta, però, della sola novità importante inserita nel testo. Le linee guida, infatti, danno indicazioni anche per gli appalti più piccoli, quelli sotto i 40mila euro. In queste situazioni il Codice consente di andare in affidamento diretto. Quindi, di firmare direttamente un contratto senza formalità particolari. Per l’Anac, in queste ipotesi, bisogna procedere con la garanzia di un minimo di trasparenza.

Confronto di due preventivi

Bisognerà, allora, procedere attraverso il confronto di almeno due preventivi. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile assicurare “il rispetto dei principi di concorrenza” e l’economicità dell’affidamento. L’esigenza di affidare velocemente i contratti, cioè, non deve portare a dimenticare ogni principio di regolare funzionamento del mercato.

La partecipazione delle Pmi

Altro capitolo importante, poi, punta a facilitare la partecipazione delle Pmi agli appalti. Esattamente come è stato previsto per i servizi di progettazione, allora, sarà possibile accedere ai bandi semplicemente presentando una copertura assicurativa. E, quindi, senza dimostrare il conseguimento di alcun requisito di fatturato.

Le indicazioni per i Rup

Infine, qualche indicazione importante arriva dalle linee guida sul responsabile unico del procedimento. Il testo punta, in linea generale, ad assicurare una maggiore professionalità di queste figure. In prospettiva, con le nuove regole sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, dovranno infatti diventare dei veri e propri project manager.

Più spazio ai diplomati

Nel frattempo, vengono previste delle soglie entro le quali ciascun Rup potrà agire, a seconda del suo livello di qualificazione. Chi ha un diploma potrà gestire procedure fino a un milione di euro. Con la laurea triennale si arriverà invece fino a lavori entro la soglia comunitaria (5,2 milioni di euro). Con la magistrale si potrà andare oltre la soglia comunitaria. Pesano di più, nella versione finale del testo, il curriculum e l’esperienza maturata sul campo rispetto ai semplici titoli accademici.

> Linee guida sul Responsabile unico del procedimento

> Linee guida sulle gare sotto la soglia comunitaria