Legge delega Sport – il nuovo ruolo del CONI e le critiche del CIO

Legge delega sport - Photo credit: Foto di David Mark da Pixabay Entrerà in vigore il 31 agosto la controversa legge delega sullo sport che ha provocato le critiche del Comitato olimpico internazionale (CIO) e potrebbe mettere a rischio la partecipazione italiana a Tokyo 2020 e i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Ecco il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale.

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La legge n. 86-2019 delega il Governo ad adottare, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per il riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e della disciplina di settore.

Riforma Sport: come cambia il ruolo del CONI

Nel mirino del Comitato olimpico internazionale (CIO), che ha proposto un incontro a Losanna per discutere il testo ed evitare l'applicazione di sanzioni nei confronti dell'Italia, sono finiti alcuni dei criteri direttivi della legge delega, in particolare quelli che affidano al Governo il compito di definire gli ambiti dell’attività del CONI, delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva, dei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato e delle associazioni benemerite.

La riforma voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti andrebbe infatti a ridimensionare fortemente il ruolo del CONI, prevedendo “la piena autonomia gestionale, amministrativa e contabile delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva e delle associazioni benemerite” e limitando le funzioni del Comitato alle attività propedeutiche alla partecipazione alle Olimpiadi.

Sarà invece la nuova società dipendente dal Ministero dell’Economia, denominata “Sport e Salute” e guidata da Rocco Sabelli, ad assumere la competenza su tutti gli altri aspetti del comparto sport, compreso il patrimonio impiantistico, e a gestire le relative risorse economiche.

Tra queste rientrano anche le risorse del Fondo Sport e Periferie, finora gestito dal Governo insieme al CONI attraverso due bandi. Sport e Salute opererà un censimento degli impianti sportivi esistenti e funzionerà come stazione appaltante unica per la realizzazione dei nuovi interventi finanziati dal Fondo, che è stato reso strutturale dalla manovra 2018 e rifinanziato dalla legge di Bilancio 2019.

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Le deleghe e i centri sportivi scolastici

Fonti di maggioranza hanno assicurato che i decreti attuativi della legge delega sullo sport terranno conto delle osservazioni del CIO, che nella sua lettera contesta all'Italia il mancato rispetto di diversi punti della Carta Olimpica, chiede di garantire l'autonomia del CONI e di assicurare che le entità che lo compongono restino vincolate agli statuti del Comitato e gli rendano conto “per ogni specifica assistenza finanziaria e tecnica che possono ricevere”.

Il futuro del CONI non è tuttavia l'unico tema trattato dal provvedimento.

La legge n. 86-2019 prevede infatti deleghe al Governo per:

  • il riordino e la riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché del rapporto di lavoro sportivo,
  • i rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e accesso ed esercizio della professione di agente sportivo,
  • il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi,
  • la semplificazione di adempimenti e oneri amministrativi e di natura contabile a carico delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite e delle loro affiliate riconosciuti dal CONI,
  • la sicurezza nelle discipline sportive invernali.

Al fine di organizzare e sviluppare la pratica dell’attività sportiva nelle istituzioni scolastiche, inoltre, la legge delega stabilisce che le scuole di ogni ordine e grado possono costituire un centro sportivo scolastico secondo le modalità e nelle forme previste dal Codice del Terzo settore.

Le attività di ciascun centro sportivo scolastico sono programmate dal consiglio di istituto, che può sentire, laddove esistenti, le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute che hanno la propria sede legale nel medesimo Comune.

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Legge n. 86-2019 Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione

Photo credit: Foto di David Mark da Pixabay