Dal MISE un fondo da 4 miliardi per sviluppare microchip
Lo strumento - previsto dal decreto Energia (dl n. 17-2022) - finanzierà attività di ricerca, sviluppo e innovazione sui microprocessori grazie ad uno stanziamento complessivo di oltre 4 miliardi di euro fino al 2030.
Da Horizon, Digital Europe e InvestEU i fondi europei contro la crisi dei chip
In linea con la strategia europea contro il chip crunch, il nuovo fondo si inerisce nel ventaglio di strumenti che il Ministero dello Sviluppo economico sta definendo per far fronte alla carenza di semiconduttori in diversi settori, primo fra tutti quello automobilistico.
Cosa finanzierà il fondo del MISE sui microprocessori?
In base a quanto previsto dal decreto-legge n. 17-2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 1° marzo, il fondo sarà istituito nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2022 e 500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.
Scopo dello strumento è promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori, insieme agli investimenti in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, anche tramite la riconversione di siti industriali esistenti e l'insediamento di nuovi stabilimenti nel territorio nazionale.
Come anticipato a febbraio dal ministro Giancarlo Giorgietti, il fondo si rivolgerà agli “investitori non solo stranieri ma già esistenti sul territorio nazionale, che dovranno essere competitivi e offrire componenti fondamentali non solo per l'automotive ma per tantissimi altri strumenti fondamentali”.
Gli ambiti di applicazione e di intervento, insieme ai criteri e alle modalità di riparto del fondo, saranno definiti con successivi provvedimenti.