Rome Investment Forum – finanza per la competitivita' delle PMI
Nel corso del Rome Investment Forum organizzato dalla FEBAF anche una sessione sul ruolo della finanza per la competitività delle PMI
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Il tema del ruolo della finanza per la competivitità delle PMI è strategico per tutti Paesi, in particolare per l'Italia, che deve all'export il 30% del suo Prodotto interno lordo.
Così Luisa Todini, presidente di Poste Italiane, ha aperto il suo intervento al Rome Investment Forum 2016, la due giorni organizzata a Roma dalla Federazione Banche Assicurazioni e Finanza (FEBAF).
Malgrado l'unanime riconoscimento del made in Italy, l'Italia ha perso quote di mercato sullo scenario mondiale. Per invertire questo trend molto è stato fatto in questi ultimi anni, ha sottolineato la numero uno di Poste Italiane, ma il supporto all'internazionalizzazione resta fondamentale.
La competitività del tessuto imprenditoriale italiano non riguarda però solo la capacità di competere sui mercati internazionali. Lo sviluppo passa anche dalla capacità di attrarre investimenti esteri. E' quanto emerge anche da una recente ricerca realizzata da Kpmg per il comitato Leonardo, la realtà nata su iniziativa di Confindustria, ICE e di un gruppo d’imprenditori e uomini di cultura, e presieduta da Luisa Todini, per promuovere le eccellenze italiane nel mondo. La ricerca Kpmg mostra che l'apertura agli investimenti e il commercio estero generano un aumento della produttività, che a sua volta, in un circolo virtuoso, crea nuove opportunità di sviluppo e occupazione.
A facilitare gli investimenti è però anche la disponibilità di fonti di finanziamento diversificate per le imprese e per i progetti a più lungo termine. In questa direzione si muove il piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali presentato dalla Commissione europea nel settembre 2015, che mira a incoraggiare la diversità delle fonti di finanziamento disponibili nell'Unione, incoraggiando strumenti quali il venture capital, il crowdfunding e la gestione patrimoniale, già ampiamente diffusi in altre parti del mondo, e rimuovendo gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri.
Lo sviluppo dei mercati di capitali è un contributo importante per migliorare la stabilità del sistema finanziario, ha dichiarato il presidente dell'ESMA, l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, Steven Maijoor. Un ruolo maggiore del mercato dei capitali non significa un ruolo minore delle banche, ha assicurato, facendo il punto sugli strumenti finanziari più appetibili per le PMI. Tra questi il crowdfunding, un meccanismo finanziario che ha cifre ancora modeste nell'Ue rispetto al credito bancario tradizionale, ma che può essere un ottimo canale di finanziamento per le piccole attività imprenditoriali. Non a caso,
l'ESMA ha fornito consulenza alla Commissione europea in vista di un accordo paneruropeo sul crowdfunding che garantisca protezione agli investitori anche a livello transfrontaliero.
Altre novità sono in arrivo dall'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), ha spiegato il presidente Gabriel Bernardino. In cantiere c'è ad esempio un prodotto pensionistico paneuropeo, perché per un Mercato unico dei capitali c'è bisogno anche di investitori che sviluppino prodotti di risparmio sicuri a livello Ue, ha aggiunto.
Al credito alle imprese contribuisce anche il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), che fornisce strumenti finanziari per le PMI in tutta Europa tramite intermediari finanziari. Da questa prospettiva, ha sottolineato Gabriele Todesca, a capo della divisione Equity Investment del FEI, emerge come
i prodotti finanziari non debbano essere interessanti solo per i beneficiari finali, ma anche per gli altri stakeholder nella catena del valore,
che sono essenziali perché lo strumento funzioni.