Incentivi rinnovabili – arriva il via libera Ue
Dopo mesi di attesa, il decreto per incentivare le rinnovabili diverse dal fotovoltaico ottiene l'ok della Commissione europea.
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Il decreto per gli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico ottiene finalmente il via libera Ue.
Il testo ha infatti attraversato un lungo iter: dopo una prima bozza, criticata dalle associazioni del settore, il Mise ha messo a punto un secondo testo, inviato per parere ai Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole. Una terza versione è stata a pubblicata a fine settembre 2015 sul sito del dicastero e nei due mesi seguenti sono arrivati i pareri favorevoli dell'Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e della Conferenza unificata.
Mancava solo l'ok di Bruxelles per rendere opertiva una misura d'incentivazione attesa da tempo.
L'ok della Commissione
La Commissione europea ha concluso che il regime italiano destinato a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili è conforme alle norme Ue sugli aiuti di Stato. Il regime, si legge in una nota dell'Esecutivo, contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici dell’Ue senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico.
Palazzo Berlaymont ha valutato il decreto rinnovabili nel quadro della disciplina in materia di aiuti di Stato per la protezione ambientale e l’energia 2014-2020. In base a tali norme gli Stati membri possono sostenere finanziariamente le energie rinnovabili a determinate condizioni. L’Europa dovrebbe essere in grado di conseguire i propri ambiziosi obiettivi in materia di clima e di energia al minor costo possibile per i contribuenti e senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico.
Il regime sarà in vigore fino alla fine del 2016. Tutte le tecnologie di energia rinnovabile possono beneficiare del regime di aiuto, tranne quella dell'energia solare. Secondo l’Italia, l’energia solare è già competitiva sul mercato italiano e non necessita di un sostegno diretto all’energia elettrica prodotta, come confermato dalla notevole capacità produttiva dimostrata negli ultimi anni senza tale sostegno.
La Commissione ha constatato che il decreto italiano favorisce l’integrazione dei produttori di energia rinnovabile nel mercato. Solo gli impianti di piccole dimensioni possono beneficiare di tariffe di riacquisto, mentre gli impianti di maggiori dimensioni riceveranno un sostegno sotto forma di un premio, vale a dire una maggiorazione sul prezzo di mercato, che espone tali fonti di energia rinnovabili ai segnali del mercato. Il regime sosterrà inoltre il rinnovo dei generatori esistenti di qualsiasi dimensione, ad esempio per aumentare la loro efficienza o prolungare la loro durata di vita operativa.