Istat – cresce l’industria, grazie a energia ed elettronica
Cresce il fatturato dell’industria, per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il livello più alto dal 2008. E la crescita maggiore si registra nei settori dell’energia e dell’elettronica.
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Buone notizie dall’Istat: il fatturato dell'industria, per il terzo mese consecutivo, segna un incremento congiunturale del 2,5%. E l'indice destagionalizzato raggiunge il livello più elevato (110) da ottobre 2008.
Nel 2017 boom dell’industria
Nel quarto trimestre la crescita, rispetto al trimestre precedente, è pari al 2,9%. Gli ordinativi, a dicembre, mostrano un deciso incremento congiunturale (+6,5%); e nel quarto trimestre l'aumento, rispetto al trimestre precedente, è del 3,6%.
Nella media del 2017 il fatturato, corretto per gli effetti di calendario, registra un incremento in valore del 5,1%.
In particolare, la crescita congiunturale del fatturato a dicembre è dovuta sia al mercato interno (+2,9%), sia a quello estero (+1,9%). Anche gli ordinativi segnano incrementi per entrambi i mercati (+7,6% per il mercato interno e +5,1% per quello estero).
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Energia ed elettronica i settori trainanti
Gli indici mostrano incrementi per tutti i raggruppamenti principali di industrie, ma più rilevanti per l’energia (+5,7%).
Per il fatturato in particolare tutti i settori registrano incrementi tendenziali, ma quello maggiore del comparto manifatturiero si rileva nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%)
L'indice grezzo del fatturato aumenta dello 0,7% su base annua: il contributo piú ampio a tale incremento viene dalla componente interna dell'energia. Per il fatturato tutti i settori registrano incrementi tendenziali, quello maggiore del comparto manifatturiero si rileva nella fabbricazione di prodotti di elettronica ed ottica (+17,6%).
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Gli ordinativi, a dicembre, mostrano un deciso aumento congiunturale (+6,5%); nel quarto trimestre la crescita è stata del 3,6% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con dicembre 2016, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 6,9%.
Tutti i settori, ad eccezione della metallurgia (-0,8%), registrano incrementi; particolarmente significativi risultano quelli dell'elettronica (+22,6%) e delle apparecchiature elettriche (+21,4).
Continuare a giocare in attacco, ma senza cantare vittoria
Bisogna “continuare a giocare in attacco stimolando investimenti in competenze e tecnologie e in difesa gestendo le transizioni industriali con strumenti più forti”, commenta il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
Per il Codacons, i dati 2017 dell'industria italiana “sono indubbiamente positivi, ma è ancora troppo presto per cantare vittoria: occorre prima recuperare l'enorme gap col passato”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “L'industria ha imboccato la strada della ripresa, ma ci vorrà ancora qualche anno per tornare ai livelli pre-crisi”, aggiunge Rienzi.
“Il passo successivo per alimentare i buoni risultati del settore industriale nel 2007 è quello di incrementare il potere d'acquisto dei cittadini, così da spingere i consumi delle famiglie per i quali i dati non sono altrettanti positivi, con una spesa che ancora non cresce come dovrebbe", conclude.
Photo credit: Department for Business, Innovation and Skills