Commercio elettronico - negoziati OMC, UE propone regole globali

Commercio elettronicoTutela dei consumatori e della privacy, regole più rigide contro lo spam e accesso libero a Internet. Sono alcuni dei temi al centro della proposta dell'UE nell'ambito dei negoziati per implementare norme globali sul commercio elettronico. 

World Economic Forum 2019: temi e protagonisti in scena a Davos 

I negoziati sono stati avviati a fine gennaio a Davos nel corso del World Economic Forum (WEF) 2019, con l'obiettivo di definire regole comuni sull'e-commerce negli Stati membri UE e nei paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

E-commerce: tutela consumatori, molti siti non rispettano norme UE

E-commerce, perché servono regole globali 

La crescente digitalizzazione dell'economia e il rapido aumento dell'e-commerce stanno avendo un enorme impatto sulle imprese e sui consumatori di tutto il mondo, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.

Tuttavia oggi non esistono norme multilaterali che regolino il commercio elettronico; le imprese e i consumatori infatti devono fare riferimento ad un complesso mosaico di regole concordate da alcuni paesi nei rispettivi accordi commerciali bilaterali o regionali.

In questo conteso l'UE ritiene che le risposte delle politiche commerciali globali possano affrontare al meglio le opportunità e le sfide offerte dal commercio digitale, come dimostrano le misure proposte nell'ambito dei negoziati sul commercio elettronico.

La proposta dell'Unione europea 

Nella sua proposta l'UE invita tutti i paesi ad adottare misure per assicurare la validità giuridica dei contratti e delle firme elettronici, escludendo tuttavia alcune tipologie di servizi online, da quelli di radiodiffusione al gioco d'azzardo.

Per quanto riguarda la tutela dei consumatori, invece, tutti i paesi dovrebbero definire una serie di misure che impongano ai commercianti di fornire informazioni accurate sui beni prodotti, sui servizi offerti e sui termini del contratto.

Anche nel caso dei messaggi di posta elettronica indesiderata a scopi commerciali, il cosiddetto spam, l'Unione propone l'adozione di misure per consentire ai consumatori di scegliere quali messaggi ricevere o meno. Per favorire lo sviluppo dell'economia digitale, poi, nella proposta sono elencate una serie di linee guida per incentivare la circolazione transfrontaliera dei dati e il libero accesso alla rete.

L'UE suggerisce infine di aggiornare le attuali discipline dell'OMC sui servizi di telecomunicazione per garantire che siano idonee a supportare l'ecosistema digitale che è il principale fattore abilitante dell'e-commerce.

> La proposta dell'UE