SEPA per le carte di pagamento: la Banca centrale europea lancia la sfida

Executive Board della BCEA chi viaggia spesso all'estero sarà capitato di non riuscire a pagare il taxi con la propria carta di credito. Il disagio si verifica persino in alcune metropoli come Londra, Parigi e Francoforte. Questo semplice "taxi test" mostra la reticenza ad accettare una carta di credito anche per i servizi essenziali. Nonostante sia operativo da ben sette anni, il mercato dei pagamenti tramite carta ed il SEPA (Single Euro Payements Area) stentano a decollare.
Un importante impulso per lo sviluppo del SEPA è partito dagli e-payements e dai m-payement: il primo permette di effettuare i pagamenti da Internet, mentre il secondo consente le transazioni via cellulare.
 
Al di là di questi nuovi servizi, che ancora devono raggiungere una massa critica di consumatori, La BCE chiede che vengano intensificati gli sforzi comuni per rilanciare ad ogni livello questo mercato. In un discorso ufficiale a Parigi, durante una delle maggiori conferenze del settore, Getrude Tumpel-Gugerell (nella foto insieme ai colleghi della BCE), componente dell'executive Board della BCE, ha chiesto che l'European Payements Council, l'organo decisionale dell'Industria dei pagamenti, si assuma le sue responsabilità e raggiunga una posizione di leadership.
 
Quello che manca è soprattutto uno schema europeo armonico, accompagnato da un'idea di mercato unico. Nonostante l'uso sia ancora relativamente basso, infatti, il trasferimento del credito attraverso il SEPA sta crescendo di mese in mese.

La grande sfida lanciata dalla BCE, che richiederà sforzi sempre maggiori, è quella di creare un SEPA anche per le carte. Un passo importante potrebbe essere quello di sostituire i singoli schemi nazionali con un unico sistema di riferimento, almeno a livello europeo, ma per riuscirci servirà la collaborazione fattiva dei più importanti gruppi bancari. Per prima cosa bisognerà superare le criticità legate al pagamento delle commissioni (le cosiddette "fees").

Per spiegare l'importanza del SEPA e del mercato unico delle carte di pagamento, la Tumpel-Gugerell usa l'esempio di Sparta, Città Stato dell'antica Grecia dove il commercio era proibito e pesanti e scomode barre di ferro venivano utilizzate come valuta. Ben presto però Sparta fu sconfitta a Atene, da sempre aperta agli scambi commerciali. Ed il commercio - si sa - necessita di un mercato aperto e di adeguati servizi di pagamento. Le carte oggi possono essere una valida alternativa alle barre di ferro, cioè al cash.
(Alessandra Flora)