Logistica - da Italia a Cina con treno merci in tre settimane
Parte a settembre il treno merci che copre la distanza tra Italia e Cina in venti giorni.
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E' stato firmato il 5 giugno 2017 presso il polo logistico intermodale di Mortara (Lombardia) l'accordo per il primo collegamento ferroviario merci Italia-Cina. Il progetto, nato da una collaborazione tra Mortara Spa e Changjiu Logistics, collegherà il polo intermodale lombardo all'hi-tech park di Chengdu, capoluogo della provincia cinese del Sichuan e importante centro di scambio del Paese.
Dall'Italia alla Cina in 20 giorni
L'accordo prevede, da settembre a dicembre 2017, la partenza di una coppia di treni a settimana, che dovrebbero diventare tre già nel 2018. Il trasporto su rotaie Italia-Cina impiegherà tra i 18 e 22 giorni di tempo, circa la metà dei 40-45 giorni che richiede il collegamento via mare. Tempi lunghi – circa il doppio – se paragonati con quelli previsti dal trasporto aereo, che richiede appena 10 giorni, ma che necessita di tariffe decisamente più alte.
Si tratta di un accordo, ha commentato il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore a Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, che offrirà importanti opportunità di business in particolare ai settori:
- moda,
- arredamento,
- design,
- alimentare,
- automotive.
ll Polo Logistico integrato di Mortara è nato nel 2004 dall'esigenza di avere una struttura in grado di includere servizi logistici e intermodali – di scambio gomma ferro – per supportare le attività economiche delle aziende del Nord Italia. Il centro logistico si estende su 110mila mq di superficie e offre servizi di magazzinaggio integrati con un terminale intermodale dotato di 7 binari, da 650 metri ciascuno, con treni giornalieri da e per Rotterdam (Paesi Bassi), Duisburg (Germania) e Gent (Belgio).
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Italia-Cina: non solo rotaie con la via della Seta
Sempre a proposito di trasporti Italia-Cina, importanti opportunità di sviluppo per le imprese nostrane sono previste dall'iniziativa cinese della nuova via della Seta. Il progetto, chiamato nella versione originale "One Belt, One Road" (OBOR), lo ricordiamo, è stato lanciato dal primo ministro Xi Jinping nel 2013 ed è volto a migliorare i collegamenti e la cooperazione tra i Paesi dell'Eurasia - l'area, cioè, che comprende l'Europa e l'Asia - attraverso lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e logistica. In particolare, il progetto prevede due rotte commerciali con l'Europa e il Medio Oriente:
- la prima direttrice consiste in un percorso ferroviario che interessa tutti i Paesi situati lungo la Via della Seta originale, attraverso Asia centrale, Asia occidentale, Medio Oriente, Russia ed Europa. In più, la nuova rotta collegherà la Cina all'Asia meridionale e al Sud-Est asiatico,
- la seconda direttrice, la Via della Seta Marittima del XXI secolo, è invece progettata per andare dalle coste della Cina verso l'Europa attraverso il Mar Cinese meridionale e l'Oceano Indiano, in un verso, e dalla costa della Cina attraverso il Mar Cinese meridionale e il Pacifico meridionale, nell'altro.
Oltre a promuovere il ruolo della Cina come attore di riferimento nell'ambito delle relazioni globali, il progetto punta a promuovere gli investimenti internazionali e i traffici commerciali, promettendo importanti opportunità per il sistema portuale italiano.
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Photo credit: 哈局巡道工 via Foter.com / CC BY-NC-SA