Gruppi europei di cooperazione territoriale-GECT: strumento per coesione economica e sociale

Europäische FlaggeRafforzare la coesione economica e sociale in Europa. E’ questo l’obiettivo dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT), al centro dell’incontro annuale di approfondimento sui GECT svoltosi il 2 e 3 marzo a Bruxelles.

GECT, strumento Ue per la cooperazione territoriale

Istituiti nel 2006 dal Parlamento europeo e dal Consiglio con il sostegno politico del Comitato delle Regioni, i GECT consentono ad enti regionali e locali dell’Ue di aggregarsi in un nuovo organismo dotato di personalità giuridica per attuare progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Commissione europea.

Come previsto dal Regolamento Ue n. 1082-2006, modificato dal Regolamento Ue n. 1302-2013, l'obiettivo di un GECT è facilitare e promuovere la cooperazione territoriale, compreso uno o più filoni di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, tra i suoi membri, al fine di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell'Ue.

Possono diventare membri di un GECT:

  • a) gli Stati membri o le autorità a livello nazionale;
  • b) le autorità regionali;
  • c) le autorità locali;
  • d) le imprese pubbliche;
  • e) le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale conformemente al diritto nazionale e dell'Ue applicabile.
  • f) gli organismi o le autorità nazionali, regionali o locali o le imprese pubbliche equivalenti a quelle di cui alla lettera d) di paesi terzi.

Un GECT può essere composto da membri situati nel territorio di almeno due Stati membri e di uno o più Paesi terzi limitrofi ad almeno uno di quegli Stati membri, comprese le loro regioni ultraperiferiche, nel caso in cui gli Stati membri e i Paesi terzi svolgano iniziative di cooperazione territoriale o attuino programmi finanziati dall'Ue. 

Gli statuti di un GECT, dove sono specificati i compiti del Gruppo, sono adottati dai suoi membri che deliberano all'unanimità. I compiti di un GECT si limitano all'agevolazione e alla promozione della cooperazione territoriale ai fini del rafforzamento della coesione economica e sociale, e sono determinati dai suoi membri partendo dal presupposto che tutti i compiti devono rientrare nella competenza di ciascun membro a norma della sua legislazione nazionale.

In particolare, i compiti riguardano l'attuazione di programmi o progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dall’Ue, tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione.

Un GECT può realizzare altre azioni specifiche di cooperazione territoriale tra propri membri con o senza il contributo finanziario dell’Ue.

GECT in Italia

Nell’Ue sono 38 i GECT attualmente registrati, di cui 6 con sede legale in Italia:

  1. ARCHIMED (Arcipelago Mediterraneo), composto dalle Regioni Sicilia e Sardegna, Isole Baleari e Cipro;
  2. EUREGIO Tirolo/Alto Adige/Trentino, composto dalle Province autonome di Bolzano e Trento e dal Land Tirolo;
  3. Territorio dei Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba (Slovenia), composto dal Comune di Gorizia, di Nova Gorica e di Sempeter-Vrtojba;
  4. Euregio Senza Confini, che coinvolge le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria) e prevede un allargamento alla Slovenia e alle Contee dell'Istria Croata;
  5. Parco Marino delle Bocche di Bonifacio, composto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena e dall’Ufficio per l'Ambiente della Corsica;
  6. Parco Naturale Europeo Alpi Marittime Mercantour, composto dal Parco Naturale Alpi Marittime e dal Parco Nazionale du Mercantour (Francia).

CdR, conferenza 2015

In occasione dell’incontro annuale di approfondimento sui GECT svoltosi il 2 e 3 marzo 2015 a Bruxelles, la commissione Politica di coesione territoriale (Coter) del Comitato delle Regioni (CdR) ha approvato il Piano di lavoro della Commissione Coter per il 2015 e il programma di lavoro dei GECT. Obiettivo del nuovo programma di lavoro è “rendere i GECT sempre più vicini alle esigenze concrete dei cittadini, attuando anche in questo modo quell’idea di Europa da costruire dal basso, partendo dalla cooperazione territoriale”, ha dichiarato Raffaele Cattaneo, presidente del Coter.

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Comitato delle Regioni - GECT

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