Dl 63-2013 Efficienza energetica: ecobonus del 65 per cento anche per sicurezza sismica

Terremoto EmiliaAggiornamento del 31 luglio 2013 Approda oggi in Aula alla Camera il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica nell'edilizia. Nell'ultima versione del testo, le commissioni Finanze e Attività produttive di Montecitorio hanno previsto l'estensione dell'ecobonus per il risparmio energetico agli interventi per la sicurezza sismica.

Nella versione iniziale il dl 63/2013 prevedeva la proroga al 31 dicembre 2013 delle detrazioni per gli interventi di efficienza energetica, aumentandone l'entità dal 55% al 65% della spesa.

In base all'emedamento proposto dal deputato Pd Ermete Realacci, oltre agli interventi per l'efficienza energetica e a quelli per la rimozione dell'amianto, sarebbero agevolabili con la detrazione del 65% anche i lavori per la prevenzione di crolli in caso di terremoto nelle aree italiane caratterizzate dai livelli più elevati di rischio sismico. Tali aree comprendono 3.053 comuni degli 8.101 presenti in Italia.

Gli incentivi sarebbero rivolti sia ai privati, per interventi relativi alle abitazioni principali, che alle imprese, per gli stabilimenti produttivi.

"Già l’eco-bonus del 55% ha avuto un grande successo", ha spiegato Realacci, ricordando che attraverso l'agevolazione sono stati attivati "1,4 milioni di interventi, per circa 18 miliardi di euro di investimenti".

Soddisfatto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che commenta: "L'Italia deve uscire dalla cultura dell'emergenza, per cui lamentiamo le nostre carenze strutturali sempre dopo un disastro. I terremoti non sono prevedibili, ma la costruzione di case che sappiano resistere alle scosse sì".

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Decreto-legge n. 63 del 4 giugno 2013

Aggiornamento del 31 luglio 2013

La legge di conversione del dl 63/2013 è stata approvata dalla Camera in data 30 luglio 2013 e dovrà ora essere approvata in terza lettura dal Senato.