UE: a febbraio la Commissione presenta il Common Strategic Framework (CSF) 2014-2020
Regole più chiare e vincolanti per la gestione dei fondi regionali. Sono queste le novità del Common Strategic Framework (CSF) 2014-2020 che la Commissione europea presenterà il prossimo febbraio sotto forma di documento di lavoro. La bozza della proposta, mostrata in anteprima ad EurActiv.com, delinea 11 obiettivi per garantire una crescita intelligente e sostenibile in tutta l'UE.
Il CSF definisce le priorità di spesa dell'UE tenendo in considerazione l'agenda economico-finanziaria di ogni stato membro, non includendo, però, i fondi per lo sviluppo rurale e la pesca.
Il documento, che sarà probabilmente inserito come "annex" all'interno di regolamenti già esistenti (la direttiva sull'efficienza energetica o il regolamento sulla politica di coesione), prevede quattro priorità strategiche:
- sostenere l'innovazione, al fine di migliorare l'accesso, l'uso e la qualità delle ICT,
- accrescere la competitività delle pmi,
- supportare la transizione verso un'economia a basse emissioni,
- promuovere l'adattamento al cambiamento climatico e il risparmio delle risorse energetiche.
Attraverso questa strategia la Commissione intende creare nuovi incentivi per gli investitori, favorendo la formazione di partenariati pubblico-privati e garantendo l'impegno dell'Unione nel cofinanziamento di progetti regionali per lo sviluppo sostenibile (innovazione, efficienza energetica, infrastrutture, ecc.).
Il CSF 2014-2020, una volta approvato, farà la differenza assicurando il rispetto delle politiche ambientali da parte degli stati membri, ha dichiarato Markus Tillburg di Friends of the Earth Europe. In questo modo diminuirà il numero dei progetti dannosi per l'ambiente, ha proseguito Tillburg ricordando alcuni progetti in corso, come l'autostrada Demir-Kapija Smokvica in Macedonia o l'aeroporto di Białystok in Polonia.
Questo documento, secondo Tillburg, con il tempo cambierà anche il modo di pensare delle persone in merito alle politiche d'investimento, favorendo la realizzazione di più progetti a basso impatto ambientale.
"Vogliamo che il CSF diventi un regolamento vincolante", ha dichiarato il portavoce della Commissione Ton Van Lierop. Per la prima volta, ha continuato Van Lierop, abbiamo l'opportunità di avere un accordo più chiaro tra bilancio e la lotta al cambiamento climatico, che permetterà un uso migliore dei vari fondi, combinandoli tra loro.
Nel nuovo quadro strategico è indispensabile un maggior coinvolgimento del settore privato, ha dichiarato Danuta Hübner, a capo della Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo, attraverso la definizione di contratti di partenariato, che dovranno favorire l'implementazione degli obiettivi del CSF nei singoli contesti nazionali.
Dopo la presentazione del documento, la Commissione lancerà una consultazione pubblica in merito; l'adozione ufficialme è attesa entro il 2013.
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