Erasmus: il Programma di mobilità che unisce l'Europa
Sono più di 200.000 gli studenti europei che, nell'anno accademico 2009-2010, hanno usufruito delle borse di studio messe a disposizione dal Programma di mobilità Erasmus che, dal 1987, supporta lo scambio di studenti, personale docente e non tra le università e gli istituti di ricerca dei 32 Paesi aderenti all'iniziativa.
Nel corso dell'ultimo anno la Commissione ha investito 415 milioni di euro nel Programma, permettendo a 213.266 studenti e 37.776 professori e non di studiare e lavorare all'estero.
Rispetto all'anno accademico 2008-2009 è cresciuto del 7,4% il numero degli studenti che hanno aderito al progetto di mobilità, con picchi in Spagna (31.158), Francia (30.213) e Germania (28.854), i Paesi con la quota più alta di outgoing students.
In particolare, Spagna e Francia, insieme alla Gran Bretagna, sono state le mete predilette, rispettivamente con 35.389, 26.141 e 22.650 di incoming students. Ma il rapporto migliore tra studenti in entrata e in uscita è stato raggiunto da Austria e Grecia, mentre in Norvegia è diminuito del 3,8%.
Ad oggi i giovani europei che decidono di completare il proprio percorso di formazione all'estero è pari al 10%, ma solo il 4% usufruisce delle borse di studio Erasmus. Una recente indagine dell'Eurobarometro ha infatti rivelato che molti studenti sono ostacolati dall'assenza di finaziamenti che possano supportarli nel periodo di mobilità; il 33% degli intervistati non può permettersi di studiare o lavorare all'estero e il 63% di coloro che decide di aderire al programma deve ricorrere a finanziamenti privati.
Rispetto allo scorso anno accademico, la borsa Erasmus è diminuita da 272 euro a 254 euro, con 10 Paesi sotto la media, tra cui l'Italia.
Nel periodo 2007-2013 la Commisione ha stanziato 3,1 miliardi di euro per il programma Erasmus, fondi che vengono ripartiti tra i Paesi aderenti sulla base di tre fattori:
- numero di studenti, laureati e docenti,
- costo della vita e distanza tra le principali città,
- numero di studenti, personale docente e non che negli anni passati ha aderito al programma.
Il budget Erasmus post-2014 è ancora da definire ma, come ha ricordato il Commissario europeo per l'istruzione, Androulla Vassiliou, è necessario rafforzare i programmi di mobilità che costituiscono uno dei più grandi successi dell'UE. Studiare e partecipare a tirocini formativi all'estero apre, infatti, numerose porte tanto per lo sviluppo personale quanto per le opportunità lavorative, a proseguito la Vassiliou.
La mobilità è uno degli obiettivi della strategia Europa 2020, che, con l'iniziativa 'Youth on the Move', intende portare al 20% il numero di cittadini europei aderenti ai progetti di mobilità.
Gli ultimi dati hanno dimostrato inoltre che:
- il 61% degli studenti aderenti al programma Erasmus è rappresentato da donne;
- la quota di coloro che decidono di svolgere un periodo di tirocinio all'estero è aumentata del 17,3%;
- le discipline che interessano maggiormente sono in ordine di preferenza discipline umanistiche, scienze sociali, diritto e business.
Al programma Erasmus, infine, si affianca un altro progetto di mobilità denominato Erasmus Mundus, che dal 2004 ha permesso ad oltre 23.000 studenti di tutto il mondo di studiare nelle università europee.
Nel 2010 la Commisione europea ha stanziato 214 milioni di euro per questo Programma, supportando gli istituti universitari dell'UE in: progetti conginuti di master e dottorato, partenariati con centri di ricerca non-europei e progetti per la promozione del sistema universitario comunitario nel mondo.
Programma Erasmus
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