Unione per il Mediterraneo: le proposte UE per promuovere sviluppo, lavoro e stabilita'
Nel corso dell'ottavo incontro Euro-Mediterraneo dei ministri dell'Industria, tenutosi oggi a Malta, è stato approvato il programma di lavoro 2011/2012. Il vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani, ha formulato una serie di proposte in vista di una progressiva integrazione dei mercati tra l'UE e il Mediterraneo, nonché della necessità di offrire un maggiore supporto sia democratico che economico all'intera regione.
L'Unione per il Mediterraneo è costituita da una rete di 43 paesi.
L'obiettivo della collaborazione industriale euro-mediterranea è la creazione, a lungo termine, di una regione in cui le imprese dei paesi del Mediterraneo e dell'UE possano esportare, importare, investire, avviare iniziative imprenditoriali comuni e creare posti di lavoro alle stesse condizioni di efficienza e di certezza del diritto di quelle esistenti nel mercato unico europeo.
Tajani ha invitato a promuovere lo spirito imprenditoriale e lo sviluppo delle PMI e a estendere la collaborazione industriale nella regione, sottolineando al contempo i progressi realizzati nel periodo 2009/2010 nel quadro dell'attuazione della Carta Euro-Med per le imprese, destinati, a suo parere, ad evolvere ancora.
"L'UE deve dare un chiaro segnale che una stretta cooperazione industriale e la creazione di un contesto favorevole alle PMI sono nell'interesse sia dei paesi del Mediterraneo sia dell'UE. L'ulteriore sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro sono fondamentali non solo per la stabilità politica della regione, ma anche per contribuire a gestire i flussi migratori. Ora più che mai è importante che i partecipanti alla rete si confrontino sulle modalità di creazione di una collaborazione imprenditoriale ancora più stretta" ha dichiarato.
Ha inoltre auspicato l'attuazione di uno "Small Business Act" per l'area del Mediterraneo, contenente disposizioni a favore delle piccole imprese: sulla scia di quello già introdotto nell'UE nel 2008, potrebbe contribuire ad attivare la diffusione anche nell'area del Mediterraneo dell'imprenditorialità su vasta scala, in modo tale da favorire la nascita e lo sviluppo delle economie locali.
Infine, per l'ulteriore sviluppo della regione, il vicepresidente della Commissione europea ha espresso la necessità di formulare una strategia sulle modalità attraverso cui estendere ai paesi del Mediterraneo le iniziative dell'UE in settori quali - oltre all'industria - il turismo, le politiche spaziali, l'estrazione di materie prime, nonché di trasferire, da un'area all'altra, tecnologie e innovazione.
Altri temi al centro del dibattito dell'odierna conferenza sono stati gli accordi sulla valutazione della conformità e sull’accettazione (ACAA) dei prodotti industriali e il modo migliore per facilitare gli scambi commerciali.