MIUR: presentato il Green Paper sui cambiamenti nei finanziamenti UE per ricerca e innovazione
L'Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) ha organizzato, per conto del Ministero dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca, il 4 aprile scorso, a Roma, il convegno “Presentazione del Libro Verde: quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’EU”. L'obiettivo del convegno è stato presentare il Green Paper a tutti i potenziali stakeholder, al fine di dare seguito all'invito della Commissione Europea, rivolto a tutti gli Stati membri, di rispondere alle domande presenti nel documento entro il 20 Maggio 2011.
Il Libro, pubblicato lo scorso mese di febbraio, propone grandi cambiamenti nei finanziamenti europei alla ricerca e all’innovazione per rendere più facile la partecipazione, aumentare l’impatto scientifico ed economico e fornire un migliore valore agli investimenti.
Tali cambiamenti saranno introdotti nel prossimo bilancio UE dopo il 2013 e riuniranno il Programma Quadro di Ricerca, il Programma Competitività e Innovazione (CIP) e l’Istituto europeo di innovazione tecnologica (IET).
Contiene 27 domande sui 4 obiettivi del Quadro Strategico Comune:
- collaborare all'attuazione di Europa 2020,
- affrontare le sfide sociali,
- rafforzare la competitività,
- rafforzare la base scientifica dell'Europa e lo Spazio europeo della ricerca.
Ieri, nella prima parte della giornata di lavoro sono intervenuti personaggi del mondo della ricerca scientifica e tecnologica, quali il dott. Mario Alì (Direttore Generale per l’Internazionalizzazione della Ricerca - MIUR), il dott. Massimo Gaiani (Ministro Plenipotenziario del Dipartimento Politiche Europee – Presidenza del Consiglio), il Prof. Ezio Andreta (Presidente APRE), l'Ing. Raffaele Liberali (Direttore Unità Energia della Direzione Generale Ricerca della Commissione Europea), il Dr. Luca Moretti (Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione Europea).
"Cambiare il nome per dare un taglio netto al passato", così si è espresso l'Ing. Liberali in merito al nuovo programma quadro del prossimo settennato.
A seguire, nel corso di una Tavola rotonda, hanno fornito spunti di riflessione Marco Falzetti, Centro Sviluppo Materiali S.p.A. - Private Public Partnership, Andrea Di Anselmo, Meta Group S.r.l. - Innovation e public procurement, Vincenzo Cuomo, Consorzio Tern - Infrastrutture, Giuseppe Silvestri, Università di Palermo - European Research Council, Ciro Franco, Area Science Park - Mobilità dei ricercatori, Cristina Piai, Intesa SanPaolo S.p.A. - Piccole e medie imprese.
I punti chiave su cui investire, secondo il Prof. Cuomo, sono l'innovazione, la capacità di trasformare le grandi sfide sociali in opportunità, integrando conoscenze provenienti da campi diversi, le infrastrutture. Cresce, dunque, "l'esigenza di un forte investimento in risorse umane e in dotazioni infrastrutturali, l'esigenza di un forte coordinamento, nonchè di rafforzare, con investimenti nazionali, la catena end users/ricerca/imprese".
Il presidente APRE ha posto l'attenzione in maniera specifica sulle "infrastrutture multidisciplinari e competitive" senza le quali l'Europa perde capacità di attrarre investimenti, costringendo i ricercatori a fuggire verso i Paesi emergenti.
Per quanto riguarda le modalità di assegnazione dei fondi, Di Anselmo ha sottolineato la preferenza di "indicatori di potenzialità" in luogo di "indicatori di performances".
Nel pomeriggio invece si è svolto un dibattito, coordinato da Luca Moretti, Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, in cui gli attori italiani presenti hanno potuto esprimere osservazioni in merito al Libro Verde.
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