Un'Europa piu' sicura e competitiva con le tecnologie spaziali
La Commissione europea affida ad una comunicazione la definizione delle priorità in materia di aerospazio, con l'obiettivo di consolidare l’autonomia e il ruolo dell’Europa nel settore entro il contesto internazionale, ma anche la consapevolezza delle potenzialità che le tecnologie spaziali possono dischiudere per la politica estera europea e per la diffusione di nuovi beni sul mercato.
La Comunicazione, "Towards a space strategy for the European Union that benefits its citizens", è stata presentata oggi dal Commissario per l'Industria, Antonio Tajani, in visita al centro di osservazione della Terra ESRIN, e mira ad applicare le tecnologie spaziali alle sfide delle società contemporanee, a partire dai temi dell’energia, della salute e del riciclaggio dei rifiuti, attraverso la collaborazione tra industria dello spazio e altri comparti.
Nel documento la Commissione sottolinea l’intenzione di accrescere la capacità dell’UE di realizzare missioni indipendenti e la partecipazione europea alla Stazione Spaziale Internazionale, per conquistare un ruolo autonomo nel settore delle tecnologie di lancio e sviluppare il mercato dei prodotti e dei servizi per lo spazio in Europa.
Per quanto riguarda gli attuali progetti per la navigazione satellitare, Galileo e EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay Service), e il programma di osservazione della terra GMES (Global Monitoring for Environment and Security), lo scorso 31 marzo i ministri dei trasporti dell'UE hanno stimato che dovrebbero diventare operativi tra il 2014 e il 2015.
Relativamente a Galileo è attesa una nuova proposta legislativa della Commissione nel corso del 2011, mentre GMES ha una funzione cruciale per monitorare l’evoluzione del clima, ma può essere sfruttato anche per il controllo delle frontiere, la sorveglianza marittima, gli aiuti umanitari e in generale le azioni di protezione civile.
Nelle intenzioni della Commissione, la ricerca e l’innovazione nel settore spaziale, perseguiti attraverso partenariati tra diversi soggetti industriali, Stati membri e istituzioni, a partire dall'Agenzia spaziale europea (ESA), dovranno produrre benefici anche per altri comparti e per i cittadini europei, come spiegato dal vicepresidente Tajani, che oggi ha affermato: "Lo spazio è una risorsa strategica ai fini dell'indipendenza dell'Europa, della creazione di posti di lavoro e della competitività. Le attività spaziali creano posti di lavoro altamente qualificati, innovazione, nuove occasioni commerciali ed accrescono il benessere e la sicurezza dei cittadini. Per questo dobbiamo potenziare la politica spaziale europea, per utilizzare al meglio le opportunità sociali ed economiche che offre all'industria, in particolare alle PMI".