Commercio elettronico: le nuove regole europee alleviano il carico amministrativo per le Pmi
In arrivo, entro luglio 2011, benefici tangibili per imprese e consumatori con le nuove regole sul commercio elettronico e tradizionale di beni e servizi, in particolare transfrontaliero. L’Europarlamento ha approvato lo scorso 24 marzo una serie di emendamenti alla proposta di direttiva sui diritti dei consumatori, con l’obiettivo di aggiornare le regole esistenti, piuttosto frammentarie, in materia di commercio transnazionale.
Il nuovo testo copre ogni tipologia di vendita: in negozio, per telefono, per ordine postale e online.
Un emendamento afferma che la direttiva non debba applicarsi all'assistenza sanitaria, ossia ai servizi sanitari forniti da professionisti della sanità a pazienti, al fine di valutare, mantenere o ristabilire il loro stato di salute.
Ne sono esclusi anche i giochi d'azzardo (anche le lotterie e le scommesse), poiché tali attività presentano una natura molto specifica su cui gli Stati membri dovrebbero poter adottare misure più rigorose.
Questi ultimi possono mantenere in vigore, nel loro diritto nazionale, disposizioni più rigorose, compatibili con il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per garantire un livello più elevato di protezione del consumatore.
Cominciano ora i negoziati dei parlamentari relatori del testo, guidati dal tedesco Andreas Schwab (PPE) e dall’inglese Diana Wallis (Liberal Democrats Party), con il Consiglio e con la Commissione. In caso venga raggiunto un accordo, il voto finale si terrà al più tardi nel mese di luglio.
Le nuove regole rafforzano i diritti dei consumatori in ambiti importanti come l’accesso all'informazione, le garanzie di spedizione del bene acquistato, il diritto di recesso e acquisto di prodotti digitali tramite download. Inoltre, si garantisce una diminuzione del carico amministrativo per le Pmi.
Soddisfazione per il contributo di Strasburgo è stata espressa dal commissario per la Giustizia, Viviane Reding.
Ecco cosa cambia, in sintesi, con la nuova normativa:
Diritto di scelta informata
Un consumatore che fa un acquisto online o tramite catalogo deve sapere con chiarezza cosa sta per comprare e conoscere il costo finale della transazione, oltre a identità e indirizzo del venditore.
I nuovi diritti all'informazione dovrebbero anche eliminare la pratica dei "costi nascosti", spesso aggiunti alla somma finale tramite un sistema di selezione predeterminata di opzioni.
Spedizione e responsabilità
Secondo le regole approvate dal Parlamento, ogni spedizione di un acquisto effettuato a distanza deve avvenire entro 30 giorni, limite dopo il quale il consumatore può cancellare l'ordine. Il commerciante è responsabile di qualsiasi danno o perdita avvenuti durante la spedizione.
14 giorni per cambiare idea
Le nuove regole approvate dal Parlamento prevedono un diritto di recesso per le vendite a distanza (quando l'acquirente non può prendere visione diretta del prodotto) valido fino a 14 giorni dopo l'acquisto, grazie al quale il consumatore può restituire il bene, per qualsiasi motivo, e ottenere il rimborso entro i successivi 14 giorni. Nel caso di un prodotto che costi più di 40 euro, il commerciante ha anche il dovere di pagare la spedizione, in caso di restituzione.
Il diritto di recesso è applicato anche alle vendite all'asta effettuate online, sempre più frequenti, diritto che si applicherebbe tuttavia solo nel caso di acquisti presso un venditore professionista e non un cittadino privato.
Il diritto di recesso non si applicherebbe invece ai prodotti digitali (musica, film o software) poiché la vendita si considererebbe conclusa al momento dell'inizio del download. Per questo il diritto di recesso dovrebbe applicarsi soltanto fino al momento in cui il consumatore decide di effettuare il download del contenuto digitale.
No a nuovi obblighi per le PMI
Le imprese potranno avvalersi di un unico set di regole per i cosiddetti “contratti a distanza” nell’Unione Europea, riducendo così i costi del commercio transfrontaliero, in particolare quello elettronico. La standardizzazione della modulistica renderà la vita più facile alle aziende.
Per evitare di creare un peso burocratico eccessivo per il droghiere sotto casa o l'artigiano che si occupa di riparazioni domestiche, il Parlamento ha approvato un'esenzione dalle nuove regole sull'informazione al consumatore per le cosiddette "transazioni quotidiane", cioè quando il bene è consegnato immediatamente. Per i "contratti misti", che includono beni e servizi, entro i 200 euro, come, ad esempio, un vetraio che sostituisce una finestra rotta, l'informazione può essere data oralmente, secondo un emendamento approvato dai deputati.
Per le riparazioni urgenti, come lo scoppio di una tubatura dell'acqua, il diritto di recesso di 14 giorni non si dovrebbe applicare.
Il Testo approvato il 24 marzo 2011 (pag. 56)