Statuto delle Imprese: dal 14 marzo al vaglio della Camera
Meno burocrazia e più incentivi, questi gli elementi chiave del disegno di legge sullo Statuto delle Imprese che dal 14 marzo sarà discusso alla Camera. Lo Statuto, proposto dal deputato del PDL Raffaello Vignali nel 2009, mira ad accrescere la competitività e lo spirito imprenditoriale delle aziende italiane, sulla base dei principi di libertà di iniziativa e di sussidiarietà.
A seguito dell'esame della commissione Attività Produttive conclusosi ieri, lo Statuto risulta più snello in risposta alla richiesta dell'UE, che ha più volte invitato gli Stati membri a "creare un contesto economico favorevole all'impresa e all'industria".
La proposta di legge si compone di 18 articoli volti a promuovere la libera iniziativa economica, nel rispetto dei diritti fondamentali delle imprese e dello Small Business Act (SBA). Sulla base del principio di sussidiarietà tra Stato, regioni ed enti locali, lo Statuto propone l'adozione di procedure di valutazione sull'impatto delle iniziative legislative, anche di natura fiscale, e la riduzione degli adempimenti amministrativi a carico dei cittadini es delle imprese.
I rapporti tra imprese e pubblica amministrazione dovranno basarsi sui principi di "trasparenza, di buona fede e di effettività dell'accesso ai documenti amministrativi, alle informazioni ed ai servizi", soprattutto nella gestione degli appalti pubblici rivolti alle micro, piccole e medie imprese.
Queste ultime sono le vere protagoniste del disegno di legge, che intende garantire alle MPMI e alle reti di imprese almeno il 50% degli incentivi di natura automatica o valutativa, al fine di creare "le condizioni più favorevoli per la ricerca e l'innovazione, l'internazionalizzazione e la capitalizzazione
Per promuovere al meglio la competitività e la crescita delle MPMI verrà istituita un'apposita Commissione parlamentare, che vigilerà sull'attuazione degli accordi internazionali e della normativa relativi alle micro, piccole e medie imprese.
Il Governo, infine, sarà delegato ad adottare entro dodici mesi dall'entrata in vigore dello Statuto apposite iniziative contro i ritardi nei pagamenti delle transazioni commerciali delle pubbliche amministrazioni, nel rispetto della normativa comunitaria.
La proposta di legge, ha affermato il deputato Vignali, oltre ad essere un provvedimento atteso da tutto il sistema economico italiano, è uno strumento fondamentale per supportare la ripresa della realtà economica del Paese, che si compone per il 99,9% di piccole e medie imprese (4,3 milioni).