Milleproroghe: richiamo di Napolitano, troppa eterogeneita' nel provvedimento
La quantità e la varietà delle modifiche introdotte nel Milleproroghe rischiano di porsi in contrapposizione con quanto previsto dalla Costituzione e dai regolamenti parlamentari: così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto presente, con una lettera ai Presidenti della Camera e del Senato e al Presidente del Consiglio Berlusconi, le sue perplessità in merito al procedimento di conversione del decreto legge.
Le osservazioni del Capo del Stato, non nuovo a questo tipo di richiami, pongono anche l'attenzione sul fatto che le continue ed eterogenee modifiche, oltre ad unire temi di argomento diverso, eludono "il vaglio preventivo spettante al Capo dello Stato in sede di emanazione dei decreti-legge".
Le parole di Napolitano sono state condivise dal Presidente Berlusconi, che ha riconosciuto il problema di metodo, e dal Presidente del gruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, che ha denunciato nel ricorso a decreti "calderone" una via d'uscita alla debolezza numerica del Governo.