Lombardia: verso un nuovo welfare
Rinnovare il sistema di welfare della Regione colmando la carenza di fondi pubblici, questo l'obiettivo definito nel corso della tavola rotonda "Da esperienze condivise è possibile costruire un sistema?", svoltasi a Bergamo venerdì scorso. Hanno aderito all'evento rappresentanti della Regione, della Provincia, dell'Asl di Bergamo e del Consiglio dei Sindaci.
Bergamo sarà la città capofila di questo rinnovamento, il cui obiettivo primario è reperire nuove risorse. A tal proposito, ha annunciato l'assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, saranno istituti:
- un Fondo immobiliare welfare,
- una Dote welfare.
Il Fondo riunirà le dotazioni patrimoniali di comuni e fondazioni, che saranno coordinate da una società di gestione; gli utili ricavati saranno poi investiti in politiche sociali, attraverso la creazione di centri diurni, Asl ecc.
La Dote, invece, permetterà di sviluppare strumenti concreti atti ad affrontare i principali problemi socio-economici che colpiscono la popolazione, dal settore socio-sanitario al problema casa.
Nell'elaborazione del nuovo sistema di welfare, ha ricordato l'assessore, sarà incluso anche il fattore famiglia, che terrà conto degli oneri familiari al fine di definire politiche sociali basate sulla centralità della persona. In questo progetto sarà fondamentale la collaborazione tra "il terzo settore e le imprese", ha concluso l'assessore, "che coprono un pezzetto di welfare non indifferente".
Nel corso dell'evento sono stati presentati anche il progetto portati avanti dalla città di Bergamo: il Punto Unico di Offerta Informa (PUOI) che aiuterà le persone con disagi derivanti da problemi di salute e da difficoltà sociali agevolando l'accesso alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali utilizzando la Carta regionale dei servizi (CRS).