UE: registrate le sostanze chimiche più pericolose grazie al REACH

Laboratorio - foto di AbdulmirzaSi è conclusa il 30 novembre la registrazione delle sostanze chimiche più pericolose, presso l'Agenzia europea delle Sostanze chimiche (ECHA). Questa prima scadenza costituisce un passo importanteper la politica comunitaria volta diffondere un uso sicuro e sostenibile dei prodotti chimici.

La registrazione appena conclusa rientra negli obiettivi del Regolamento per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH), entrato in vigore nel 2007. Il REACH è finalizzato a migliorare la protezione della salute umana e dell'ambiente attraverso l'identificazione delle sostanze chimiche e dei loro componenti.

Nel corso di questa prima fase di registrazione sono state catalogate le sostanze chimiche più pericolose:

  • fabbricate o importate in quantità pari o superiori a 1 tonnellata all'anno per ciascuna società,
  • sostanze estremamente tossiche per l'ambiente acquatico fabbricate o importate in quantità pari o superiori a 100 tonnellate all'anno per ciascuna società,
  • sostanze fabbricate o importate in quantitativi superiori a 1000 tonnellate all'anno.

Hanno aderito all'iniziativa anche le piccole e medie imprese, che hanno portato a 24.675 il numero dei dossier analizzati dall'ECHA.

REACH è un ottimo esempio, ha affermato il vice-presidente Antonio Tajani e il Commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potočnik, di politica industriale integrata nel contesto della strategia Europa 2020, che apporterà miglioramenti sul piano della sicurezza, della riduzione dell'inquinamento chimico, orientando i consumatori e l'industria verso scelte più verdi, a favore dell'ambiente.

Nel 2013 e nel 2018 sono previste altre due scadenze per la registrazione delle sostanze chimiche prodotte o importate in quantitativi più ristretti.

REACH