L'agenda UE per favorire l'occupazione e la formazione dei lavoratori
Dall'inizio della crisi in Europa sono venuti meno 5,6 milioni di posti di lavoro, fino a raggiungere un tasso di disoccupazione del 10%. L'Unione europea ha deciso affrontare questa situazione attraverso una serie di iniziative che non solo stimolino la nascita di nuovi posti di lavoro, ma consentano anche di formare personale qualificato in grado di ricoprire le mansioni più specialistiche.
Come spiegato dal Commissario UE responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione László Andor "La crisi ha azzerato tutti i progressi realizzati in passato, ragion per cui dobbiamo ora riformare urgentemente i mercati del lavoro, far sì che le competenze disponibili siano in linea con la domanda e che le condizioni lavorative siano quelle giuste per incoraggiare la creazione di lavoro".
L'agenda europea per le nuove competenze e per l'occupazione mira quindi a portare al 75% l'occupazione, sia maschile che femminile, entro il 2020, a contrastare la dispersione scolastica e ad incrementare l'accesso all'istruzione superiore e professionale.
Il programma si articola in 13 interventi diretti a conseguire una serie di obiettivi:
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riformare il mercato del lavoro in un ottica di flexsecurity e di riduzione delle differenze, in termini di diritti e tutele, tra lavoratori assunti a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato;
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sostenere la formazione e lo sviluppo di competenze in linea con le esigenze del mercato del lavoro, anche in base ai risultati della "Panoramica UE delle competenze", un'iniziativa della Commissione europea di prossima realizzazione, finalizzata ad individuare le competenze e le specializzazioni che saranno maggiormente richieste sul mercato. In questo contesto si inserisce anche la proposta del Passaporto europeo delle competenze, per rendere immediatamente riconoscibili e confrontabili le abilità dei lavoratori nei diversi Stati europei;
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migliorare la qualità del lavoro, in termini di orari, salute e sicurezza;
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agevolare la creazione di nuovi posti di lavoro, attraverso interventi di semplificazione burocratica, riduzione della fiscalità, sostegno all'autoimprenditorialità, avvalendosi anche del programma Erasmus for Young Entrepreneurs – EYE;
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sostenere l'acquisizione delle competenze necessarie ai giovani per trovare il primo impiego, in linea con l'iniziativa della Commissione Youth on the Move.