Dall’Europarlamento una nuova crociata contro la pirateria on line

Parlamento EuropeoL’Unione Europea tornerà a legiferare sul tema della pirateria su Internet. In futuro gli habitués del download potrebbero rischiare sanzioni penali, da cui finora sono stati risparmiati. Il Parlamento europeo ha adottato con 328 sì, 245 no e 81 astenuti una risoluzione con la quale invita la Commissione europea a tornare a legiferare sull'applicazione dei "diritti di proprietà intellettuale", rivedendo in senso restrittivo la direttiva 48 del 2004 che escludeva l'azione penale contro i pirati informatici.

Il rapporto di iniziativa è stato presentato dalla deputata francese Marielle Gallo (Ppe).

"La pirateria online - ha detto la relatrice - è una violazione delle leggi sul copyright e provoca seri danni agli artisti, all'industria culturale e a tutti i suoi lavoratori. Lo scopo del mio rapporto è quello di porre questi problemi sul tavolo e metterci al lavoro in modo urgente ma composto per valutare la pirateria".

"Noi preferiamo un'Europa più libera, anche sulla rete" è la risposta dell'eurodeputato dell'Idv, Niccolò Rinaldi, spiegando il voto contrario a Strasburgo sulla risoluzione. "La relazione - ha aggiunto l'europarlamentare - non tiene conto delle evoluzioni della società e il suo bisogno per un accesso libero alla cultura. Non potevamo votare a favore di un arroccamento delle grandi imprese che poco hanno a che fare con la tutela dei diritti d'autore specifici, anacronistico rispetto all'era digitale, dove è necessario garantire un Internet libero e aperto".


Suffragata dalla crociata antipirateria di Sarkozy in madre patria, la risoluzione messa in campo dalla Gallo parte dal presupposto che è necessario educare il pubblico giovane affinchè comprenda la posta in gioco della proprietà intellettuale e capisca chiaramente ciò che è legale e ciò che non lo è, attraverso campagne di sensibilizzazione mirate. Gallo esorta pertanto la Commissione a fare pressione sull’industria, affinché individui altre forme di pagamento che semplifichino l’acquisto legale da parte dei consumatori europei dei contenuti offerti incrementando in tal modo le opportunità di scaricarli legalmente nell’UE.

L'enorme crescita della condivisione non autorizzata di file di opere e di esecuzioni registrate coperte da diritto d'autore è un problema crescente per l'economia europea in termini di opportunità di lavoro e di proventi sia per l'industria che per le amministrazioni statali. Gallo invita la Commissione a valutare i metodi per agevolare l'accesso dell'industria al mercato digitale senza confini geografici, tenendo conto delle specificità di ciascun settore, risolvendo con urgenza i problemi delle licenze multiterritoriali.

Secondo Gallo è il momento di riesaminare la questione della gestione transfrontaliera dei diritti e di rimediare all'attuale situazione di incertezza giuridica creata dalla raccomandazione 2005/737/CE della Commissione, del 18 ottobre 2005, assicurando l'introduzione di un sistema paneuropeo di licenze che dia ai consumatori l'accesso alla gamma più ampia possibile di contenuti, senza che il repertorio locale ne faccia le spese.

Nel testo la relatrice ha richiamato inoltre l’attenzione sul fenomeno dello spionaggio industriale via Internet e del furto di dati di proprietà industriale; infine esortato la Commissione a individuare i problemi e le esigenze delle Pmi per sviluppare misure di assistenza nella lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale dentro e fuori l’UE.