Il Parlamento UE insiste per una maggiore vigilanza sul sistema finanziario a livello europeo
Via libera alla negoziazione con il Consiglio dei Ministri europei, ma senza cedere sulla necessità di rafforzare i poteri e di conseguenza l'operato delle autorità di supervisione (AES) delle banche, delle assicurazioni e dei mercati finanziari: questa la posizione espressa dal Parlamento europeo impegnato fino ad oggi in seduta plenaria.
Nella risoluzione approvata dal Parlamento si propone che le Autorità di supervisione:
- abbiano il potere di intervenire nei confronti dei soggetti che sono tenuti a controllare qualora si verifichino comportamenti giudicati scorretti o pericolosi e l'azione dell'autorità nazionale si riveli inefficace;
- abbiano la facoltà di sciogliere controversie tra gli Stati membri;
- esercitino un effettivo controllo sui grandi istituti finanziari che hanno interessi transfrontalieri attraverso la collaborazione delle rispettive autorità nazionali;
- dispongano ciascuna di un fondo di stabilità destinato a soccorrere rispettivamente banche, assicurazioni e mercati finanziari in caso di crisi;
- possano vietare in via transitoria l'esercizio di determinate attività finanziarie giudicate pericolose per l'equilibrio del sistema;
- siano tutte localizzate nella città di Francoforte, con la possibilità di aprire sedi di rappresentanza in altri luoghi strategici.
Il Parlamento propone inoltre di potenziare il Sistema europeo dei regimi nazionali di garanzia dei depositi (RGD) e il Comitato dedicato al monitoraggio dei rischi finanziari (ESRB), che dovrebbe poter contare anche su una serie di indicatori condivisi a livello europeo per valutare gli istituti esteri e su un codice cromatico corrispondente ai livelli di rischio.
Dopo il voto del Parlamento spetta ai negoziatori realizzare l'accordo con il Consiglio nel minor tempo possibile.