Via libera UE ai fondi PNRR per rafforzare la gigafactory di Enel 3Sun
La Commissione europea approva la misura italiana che, nell’ambito del PNRR, stanzia 89,5 milioni di euro per l'espansione di 3Sun, l’impianto di Enel a Catania che produce pannelli fotovoltaici innovativi.
REPowerEU e aiuti di stato: guida alle regole europee
Nell’ambito dei fondi PNRR Enel si è aggiudicata finora quasi 4 miliardi di euro. Fondi destinati a crescere nell’ambito di REPowerEU, il capitolo energetico collegato al Piano nazionale di ripresa e resilienza che riserverà risorse anche alle grandi infrastrutture energetiche, in particolare ai progetti delle società partecipate.
I fondi PNRR finora aggiudicati da Enel sono andati, in parte, anche a finanziare 3Sun Gigafactory, la più grande fabbrica per la produzione di pannelli solari d’Italia e una delle più grandi d’Europa, con sede a Catania.
Per la precisione, 89,5 milioni di euro provenienti dal Recovery Plan italiano sono andati alla gigafactory: fondi che assumono la forma di una sovvenzione diretta per sostenere l'ampliamento di 3Sun nel capoluogo siciliano.
Il progetto amplierà la capacità annuale dell'impianto esistente di 3Sun da 200 MW a oltre 3 GW ed introdurrà una nuova tecnologia chiamata “TANDEM”, che migliorerà l'efficienza del pannello e quindi aumenterà significativamente l'energia generata da ogni MW installato.
Il 20 luglio la Commissione europea ha valutato positivamente l’aiuto a 3Sun nell’ambito del PNRR, considerandolo in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato.
In particolare Bruxelles ha riscontrato che:
- la misura contribuirà allo sviluppo economico e alla competitività di un'area svantaggiata, prevedendo un impatto positivo sull'occupazione, con la creazione di quasi 650 posti di lavoro in Sicilia;
- l'aiuto ha un effetto di incentivazione, in quanto il beneficiario non avrebbe realizzato il progetto senza il sostegno pubblico, e al contempo ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi all'interno dell'UE;
- l'aiuto, infine, è proporzionato e limitato al minimo necessario per attivare l'investimento e non supererà gli importi massimi stabiliti nella Carta degli aiuti a finalità regionale italiana.
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