Programma LIFE: la futura strategia per un'azione più efficace
Nell'anno europeo della biodiversità, anche il programma comunitario a sostegno dell'ambiente LIFE si propone di elaborare una nuova strategia e di impiegare nuovi fondi per contrastare il declino della diversità biologica, anche in vista del lancio della nuova fase del programma a partire dal 2014.
Durante una conferenza propedeutica alla Green week 2010, che si è tenuta a giugno, i delegati del Programma, le istituzioni e le organizzazioni partecipanti hanno concordato sulla necessità di potenziare il fondo LIFE esistente e di integrarlo con altri strumenti analoghi, per giungere infine alla costruzione di un Fondo dedicato esclusivamente alla natura e alla biodiversità.
D'altra parte è stata sottolineata la necessità di mantenere Natura 2000, la rete dei siti europei per la tutela dell'habitat e delle specie, come elemento chiave della strategia comunitaria per la difesa della biodiversità.
Accordo anche sulla necessità di una gestione più razionale delle risorse e sulla pianificazione coordinata dei finanziamenti, attraverso una precisa definizione delle proprie esigenze da parte degli Stati membri e una stretta collaborazione tra la Direzione generale Ambiente e altri servizi della Commissione responsabili di altri meccanismi di finanziamento, quali le Direzioni addette allo Sviluppo regionale o all'Agricoltura.
Altri importanti aspetti riguardano l'accesso al programma LIFE dei ricercatori da una parte e delle ONG dall'altra, finora piuttosto limitato, l'intensità massima di aiuto prevista, giudicata troppo bassa, e la necessità di realizzare azioni per tutelare specie spesso dimenticate dalla ricerca.
Le proposte discusse saranno approfondite in previsione della scadenza dell'attuale Programma LIFE+ nel 2013 e quindi della sua riformulazione per il periodo 2014-2020.